Lo scorso 3 giugno la sentenza della Corte d’Appello del processo Eternit aveva condannato a 18 anni di reclusione per disastro doloso l’imprenditore elvetico S.S. e stabilito rilevanti risarcimenti alle parti civili, tra cui il Comune reggiano di Rubiera (dove aveva sede la fabbrica Icar) per circa 2 milioni di euro e la Regione Emilia-Romagna con una provvisionale di 350 mila euro.
Oggi a Casale Monferrato (dove si è avuto il maggior numero di vittime della azienda Eternit) si è tenuta una riunione tra il sindaco Giorgio Demezzi, la sindaca di Rubiera Lorena Baccarani, la consigliera regionale Roberta Mori, in rappresentanza dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, e il collega della Regione Piemonte Marco Botta, oltre ai legali delle amministrazioni coinvolte, al fine di condividere le azioni da intraprendere per l’effettivo recupero dei risarcimenti riconosciuti.
La volontà espressa dai presenti è stata infatti la necessità di dare effettiva attuazione alla sentenza con un’azione congiunta, in primo luogo per dovere di giustizia nei confronti delle vittime e di chi ancora purtroppo continua a morire a causa delle malattie contratte all’epoca, ma anche per le responsabilità amministrative e contabili connesse.