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FestivalFilosofia Modena: gioie e dolori dell’amore in 300 illustrazioni

microbi-bacioDalle galanterie dell’“amor cortese” agli ammiccamenti dei calendarietti, dalle passioni tragiche dei libretti d’opera alle scene maliziose delle scatole di fiammiferi. È un racconto in oltre 300 immagini d’epoca quello che propone il Museo della Figurina di Modena con la mostra “L’amore è una cosa meravigliosa”, che apre in occasione del Festival filosofia sull’Amare. La storia narrata da figurine e illustrazioni parte dal corteggiamento fino ad arrivare agli esiti, positivi o tragici, del sentimento amoroso, senza dimenticare i tentativi di matrimonio come forma di ascesa sociale, il mal d’amore dovuto all’abbandono o ai maltrattamenti, fino ad arrivare all’umorismo, all’ironia e ai doppi sensi, come in una serie di scatole di fiammiferi dedicate ai “Microbi del bacio”.

Prodotta in collaborazione con la Fondazione cassa di risparmio di Modena e curata da Maria Giovanna Battistini, la mostra “L’amore è una cosa meravigliosa: Gioie e dolori nelle illustrazioni del Museo della Figurina” inaugura con un aperitivo venerdì 13 settembre alle 18 nella sede del Museo in corso Canalgrande 103. La mostra si snoda attraverso sette diverse sezioni e comprende videoproiezioni, ingrandimenti delle illustrazioni più minute e dettagliate, spezzoni di famosi film e scene d’amore della storia del cinema. Al posto del tradizionale catalogo è stato realizzato un calendario illustrato per il 2014, con notizie curiose o utili che vanno dalle caratteristiche amorose dei segni zodiacali alle ricette afrodisiache, dal linguaggio dei fiori alla differenza tra i tipi di baci nelle diverse culture del mondo, dal “bacio latino” al “bacio peloso” diffuso tra le popolazioni delle isole Trobriand in Papua Nuova Guinea.

Nei giorni del festival la mostra rimane aperta venerdì 13 dalle 9 alle 23, sabato 14 fino all’1 e domenica 15 fino alle 21, poi si potrà visitare fino al 2 marzo con i consueti orari (da mercoledì a venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18, sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 19, info su www.museodellafigurina.it). L’ingresso è gratuito.

 

IN MOSTRA AMORI FAMOSI E “RISATE DI CUORE”

Dal corteggiamento al finale, lieto o tragico, sette sezioni per le immagini esposte

Si snoda attraverso sette diverse sezioni e oltre 300 immagini la nuova mostra “L’amore è una cosa meravigliosa: Gioie e dolori nelle illustrazioni del Museo della Figurina” (aperta dal 13 settembre in corso Canalgrande 103, in occasione del Festival filosofia sull’Amare). I materiali esposti nella sezione “Permette signorina?” rispecchiano i canoni di corteggiamento tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima del Novecento, epoca d’oro della cromolitografia: sguardi che fanno arrossire, occhiate esplicite, languide serenate, parole sussurrate, tête-à-tête danzanti, cuori che civettano tra diversi pretendenti, baciamano loquaci. Numerose e ben rappresentate sono anche le occasioni d’incontro, di cui alcune ricorrenti, dalla pista di pattinaggio alla passeggiata in bicicletta, dall’uscita in barca alla dichiarazione nel salotto borghese.

A volte le galanterie d’amore non sono mosse dall’affetto: nella sezione “Non solo per amore”, numerose immagini, con la disinvoltura di un periodo in cui il matrimonio per interesse era tutt’altro che scandaloso, mostrano scaltre cocotte o giovanotti infidi che raggirano vittime benestanti per intraprendere una rapida ascesa sociale.

Fa da contraltare la sezione dedicata al “Lieto fine” tra innamorati, tanto agognato dopo mille vicissitudini, oppure tra amanti appartenenti a ceti sociali differenti. Calendarietti e figurine danno conto delle opere e operette in cui, a fronte degli intrighi più elaborati messi in atto da spietati nemici o dal destino, primeggia il compiersi dell’unione tra i beniamini delle storie.

“Mal d’amore” mette in scena le conseguenze negative della passione: lo struggimento dell’abbandono dovuto alle partenze per il fronte oppure la disperazione del tradimento, ma anche le violenze domestiche, come documentano – pur senza condannarle, seguendo un atteggiamento comune all’epoca – molte scatole di fiammiferi, le meno reticenti tra i materiali del Museo a illustrare quanto si cela dietro le apparenze borghesi.

La sezione “Morir d’amore” si apre con un giornale d’epoca del 1887, “Verdi e l’Otello”, dedicato alla prima dell’opera verdiana, antonomasia della passione d’amore che acceca, alla Scala di Milano. Attraverso personaggi mitologici, letterari e teatrali, le figurine parlano degli esiti drammatici della passione amorosa, che sfociano nella morte violenta. Tra i personaggi ritratti, Canio dell’opera lirica “I Pagliacci” di Leoncavallo, Norma, Aida, Madama Butterfly e Cyrano.

L’amore è anche leggerezza e gioco, letto nel tono quasi vernacolare delle scatole di fiammiferi. In “Risate di cuore” spiccano doppi sensi e sfacciate verità circa le situazioni tipiche del corteggiamento, del tradimento o della vita matrimoniale. Ne scaturisce un umorismo dai risvolti piccanti, ridanciani o più sottili, come nella serie “Microbi del bacio”, che svela i possibili retroscena del più comune gesto d’affetto.

L’ultima sezione, “Amori famosi”, è riservata ai seduttori come Casanova, Don Giovanni, Lady Hamilton, Messalina, Rodolfo Valentino, e alle coppie famose della storia e della letteratura: Paolo e Francesca, Romeo e Giulietta, Antonio e Cleopatra, Renzo e Lucia. Non mancano i divi del cinema, con una selezione dalla ricca collezione del Museo a loro dedicata.

Accanto agli album dedicati alle star del cinema, agli “scrapbook” che conservano raccolte di figurine e scatole di fiammiferi, sono presenti in mostra alcune tavole originali disegnate da Alberto Pagliaro e sceneggiate da Stefano Ascari. I fumetti di “La traviata”, “Otello” e “Aida” fanno parte della collana “Lirica a strisce”, progetto editoriale della Fondazione Teatro Comunale di Modena che, utilizzando un linguaggio più attuale rispetto a quello dei libretti originali, si rivolge a un pubblico nuovo e più esteso. Come le figurine, i fumetti raccontano i drammi di Violetta e Alfredo, Desdemona e Otello, Aida e Radames in maniera divulgativa, permettendo di avvicinarsi al mondo complesso e seducente dell’opera lirica.

Le immagini del Museo, piccole e ricche di dettagli, sono proiettate anche su grande schermo, mentre nelle cornici elettroniche all’interno delle vetrine le minute scatole di fiammiferi vengono ingrandite per facilitare la lettura delle didascalie. Infine, spezzoni di film immortalano scene d’amore, a partire dal primo bacio della storia del cinema, che fece scalpore nel 1896, attraverso “Metropolis” e “La donna misteriosa”, fino allo spogliarello di “9 settimane e ½” o alla scena del tornio di “Ghost”.

L’ingresso è gratuito e le informazioni sono on line (www.museodellafigurina.it).

 

BACI E VERSI D’AMORE NEL CALENDARIO 2014

Il catalogo della nuova mostra è un calendario illustrato in vendita al bookshop

Com’è l’Ariete in amore? Qual è il significato del tulipano? Cos’è il bacio soffiato? Chi è il più grande seduttore? É illustrato da immagini accattivanti e condito da rubriche ironiche il Calendario 2014 realizzato dal Museo della figurina per sostituire il classico catalogo e accompagnare la mostra “L’amore è una cosa meravigliosa”.

Nel corso dei dodici mesi si alternano versi e parole d’amore della tradizione occidentale, ma anche “haiku”, i componimenti poetici giapponesi formati da 17 versi, ricette afrodisiache, le caratteristiche amorose dei dodici segni zodiacali e rubriche con notizie curiose, ma anche utili, come i diversi tipi di baci, le storie delle coppie celebri e dei grandi seduttori e il significato dei fiori. Il tutto illustrato da circa 230 immagini provenienti dalla mostra e dal formidabile archivio del Museo della figurina. Il calendario è in vendita al bookshop del museo al prezzo di 8 euro.

Prodotta in collaborazione con la Fondazione cassa di risparmio di Modena e curata da Maria Giovanna Battistini, la mostra “L’amore è una cosa meravigliosa: Gioie e dolori nelle illustrazioni del Museo della Figurina” inaugura con un aperitivo venerdì 13 settembre alle 18 nella sede del Museo in corso Canalgrande 103. Nei giorni del Festival filosofia rimane aperta venerdì 13 dalle 9 alle 23, sabato 14 fino all’1 e domenica 15 fino alle 21, poi si potrà visitare fino al 2 marzo con i consueti orari (da mercoledì a venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18, sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 19, info su www.museodellafigurina.it). L’ingresso è gratuito.

 

I SEGRETI DI UNA LETTERA D’AMORE DI SUCCESSO

Sabato 14 e domenica 15 settembre al Museo c’è il laboratorio “Il segretario galante”

Scrivere una lettera d’amore di sicuro successo: è quanto si potrà imparare nei giorni del Festival filosofia grazie al laboratorio “Il segretario galante”, collegato alla mostra “L’amore è una cosa meravigliosa”. In programma sabato 14 e domenica 15 settembre dalle 16 alle 18, aperto a tutte le età e curato da Elena Bergonzini, il laboratorio si ispira alle numerose guide pratiche che si diffusero a fine Ottocento, e riportavano tanti modelli di epistole, romantiche o passionali, di gelosia o di rimostranze. Lo scopo era principalmente quello di incontrare il favore del proprio oggetto del desiderio e, molto spesso, di rivelare sentimenti nascosti che non si aveva il coraggio di esternare di persona. Queste guide presero il nome di ‘segretari galanti’ e aiutarono innamorati impacciati, poco esperti o semplicemente non avvezzi alla scrittura a esprimere con garbo i propri sentimenti.

Al Museo si rinnova questa tradizione: anche i più timidi possono confessare il proprio amore con una dichiarazione perfetta nei contenuti e nella forma. Il destinatario non deve per forza essere l’innamorato, ma una persona per cui si prova affetto: un genitore, un parente, un amico. Le bozze potranno poi essere abbellite con forme fustellate, carte preziose e immagini tratte dalla mostra “L’amore è una cosa meravigliosa”.

Prodotta in collaborazione con la Fondazione cassa di risparmio di Modena e curata da Maria Giovanna Battistini, la mostra “L’amore è una cosa meravigliosa: Gioie e dolori nelle illustrazioni del Museo della Figurina” inaugura con un aperitivo venerdì 13 settembre alle 18 nella sede del Museo in corso Canalgrande 103. Nei giorni del Festival filosofia rimane aperta venerdì 13 dalle 9 alle 23, sabato 14 fino all’1 e domenica 15 fino alle 21, poi si potrà visitare fino al 2 marzo con i consueti orari (da mercoledì a venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18, sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 19, info su www.museodellafigurina.it). L’ingresso è gratuito.

 

 

















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