Un tavolo di confronto tra associazioni, sindacati e istituzioni per cogliere i segnali di ripresa e favorire lo sviluppo del sistema produttivo invece che continuare a intervenire solo all’emergere di situazioni problematiche. “Prevenire invece di curare”, è questa la proposta lanciata questa mattina da Apmi Confimi Impresa Modena che ha voluto ribadire la propria posizione a fianco delle piccole e medie imprese che oggi vivono in una condizione di estrema difficoltà.
“Crediamo sia il momento di smetterla con sterili polemiche, ma di iniziare ad affrontare i problemi in modo concreto e con tutti i mezzi possibili – ha detto il vicepresidente dell’associazione Giovanni Gorzanelli -, gli imprenditori hanno bisogno di essere sostenuti o non riusciranno a far fronte alle difficoltà di questo difficile momento economico. Per questo invitiamo tutti i soggetti coinvolti nella gestione del nostro territorio a sedersi a un tavolo e lavorare insieme su proposte fattive”.
Il presidente di Confimi Impresa Meccanica Enrico Malagoli ha esposto le principali difficoltà: “A oggi un’azienda non ha chiaro quali sono le spese che dovrà affrontare nel prossimo futuro (Quanta Imu, quanta Tares…); come può fare investimenti in questo contesto, dove non esiste chiarezza? Noi, imprese che lavoriamo con l’estero, ci troviamo ogni giorno a valutare opportunità che ci vengono offerte dai paesi vicini (come Svizzera e Austria) a condizioni molto vantaggiose. Di fronte a ciò, capire se continuare a investire nel nostro territorio, è un problema pressante e reale; dobbiamo lavorare per creare condizioni favorevoli anche qui”.
“Siamo in un sistema in cui gli imprenditori sottopongono la propria attività al rischio del mercato – ha continuato il presidente di Apmi Confimi Impresa Modena Dino Piacentini – ma ci troviamo a fare i conti con corpi intermedi statici, che portano a una immobilità sociale e delle risorse. Il costo del lavoro è altissimo, ma il netto che va nelle tasche dei lavoratori è fino al 50% più basso di quello di chi lavora in altri paesi europei. Dalla busta paga dei lavoratori ci pescano tutti, dallo Stato alle associazioni di categoria, ai sindacati. Il sistema deve cambiare, per questo abbiamo creato Confimi Impresa, a livello nazionale, staccandoci da Confapi; non vogliamo sconti per le imprese, ma togliere tutti i balzelli per aumentare il netto in tasca ai lavoratori. Ci dovrebbe essere competizione anche all’interno dei corpi intermedi, definendo chiaramente i ruoli e le responsabilità. Come imprenditori dobbiamo poter premiare la meritocrazia, che è alla base della competitività”.
Il direttore dell’associazione Mario Lucenti, ha ribadito la necessità di cambiare da qui, dal nostro territorio: “A Modena ci sono gli spazi per intervenire, partendo da noi associazioni, dai sindacati modenesi e dalle istituzioni. Pensiamo insieme a come cambiare le norme, per poter uscire dalla crisi rendendo attrattivo il nostro territorio”.
Immagine: Piacentini, Malagoli, Gorzanelli, Lucenti