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Modena: consigliere comunale scippato dello smart-phone

carabinieri-notturnaVerso le 20:00 di ieri sera, una modenese, insegnante nonché Consigliere
Comunale di Modena, è stata scippata del proprio telefono cellulare in via
Selmi. A commettere il furto un giovane malvivente, in via di
identificazione, che ha colto l’attimo in cui la donna stava camminando e al
tempo stesso telefonando con il suo smart-phone. Dopo averla raggiunta da
dietro, il giovane le ha strappato di mano l’apparecchio ed è fuggito a
piedi in direzione di Viale delle Rimembranze. La vittima, rimasta illesa,
ha subito allertato il “112” e descritto l’evento ai Carabinieri della
locale Compagnia intervenuti sul posto. Escluso l’eventuale movente politico
del gesto, prettamente riconducibile ad atto predatorio, i militari
dell’Arma hanno attivato un dispositivo per le ricerche dello scippatore e
per la prevenzione e repressione di altri reati contro il patrimonio, che si
è protratto per tutta la nottata ed al quale hanno concorso 10 pattuglie,
per un totale di circa 20 militari, inclusi vari Carabinieri volontari
impegnatisi oltre l’orario del servizio. Nelle maglie del dispositivo –
sviluppatosi con perquisizioni domiciliari, controlli dei luoghi frequentati
da pregiudicati e presidio degli obbiettivi a rischio – sono incappati i due
marocchini irregolari M.F. (di 28 anni) e A.J. (di 25 anni),
che sono stati arrestati con l’accusa di furto con scasso in concorso. I
Carabinieri li hanno sorpresi e catturati sul fatto verso le 02:00, proprio
all’atto in cui stavano scassinando le macchinette videopoker e
scambia-monete di un bar di via Nonantola, nel quale si erano introdotti in
orario di chiusura forzando la saracinesca esterna con un piede di porco.
Insospettiti per uno strano rigonfiamento della saracinesca (che era stata
ri-abbassata dai due ladri che operavano all’interno) i militari si sono
fermati ad effettuare un più accurato controllo e, entrati nel bar, li hanno
sorpresi e bloccati mentre tentavano l’estremo ed inutile espediente di
nascondersi nel bagno. Condotti in caserma e successivamente a giudizio
direttissimo presso il Tribunale di Modena per la convalida dell’atto, gli
arrestati sono stati ora associati alla locale casa Circondariale, dove
rimarranno detenuti in regime di custodia cautelare in attesa della sentenza
finale. Entrambi risultano peraltro essere persone già note alle F.P., più
volte perseguite per reati in materia di sostanze stupefacenti e contro il
patrimonio. Appare sempre più attuale, nel circuito dell’illegalità, uno
stretto nesso tra i reati predatori ed il consumo e lo spaccio di droga, i
cui attori responsabili spesso coincido.

















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