“Chi tocca l’inceneritore (e Hera) muore – afferma Luca Ghelfi, portavoce del Pdl di Modena – sarà un caso, ma proprio l’assessore Sabrina Freda, che aveva osato criticare la delibera balneare della provincia sul termovalorizzatore di via Cavazza, e che aveva ammesso che esiste un caso Modena su questo tema, oggi si vede ritirare le deleghe per aver mancato alla cosiddetta collegialità.
Difficile non notare la coincidenza di tempi, e il suo isolamento di fronte al tema. Anche perché la posizione dell’assessore era quella coerente con quanto sempre dichiarato dagli amministratori locali: ovvero incenerire tanto quanto necessario all’autonomia della regione nella gestione dei rifiuti, con l’obiettivo di ridurre progressivamente la quota.
Ma, come si è avuto modo di ripetere più volte, può essere difficile capire come agiscano gli enti locali: da azionisti o da eletti? Nel primo caso avranno a cuore il dividendo di Hera, nel secondo il benessere dei cittadini, che potrebbero non sempre andare d’accordo. La vittima oggi di questo possibile conflitto di interesse è Sabrina Freda: vittima dell’inceneritore di via Cavazza”.