Sono arrivati ieri a Pforzhaim, nella provincia gemella dell’Enzkreis, i ragazzi che fanno il tirocinio formativo nell’ambito dei progetti europei sulla mobilità giovanile promossi dalla Provincia. Per loro ci sarà la partecipazione a un corso di formazione in lingua tedesca, poi i tirocini nelle diverse sedi di lavoro prescelte.
I 10 studenti fanno parte degli 80 ragazzi, appartenenti a 8 istituti superiori reggiani che, tra giugno e settembre, stanno svolgendo un’esperienza di formazione e tirocinio all’estero della durata di 4 settimane. Il merito è della Provincia di Reggio Emilia e di uno dei tanti progetti realizzati in questi anni per favorire esperienze formative in Europa dei nostro giovani, il REpstep (Reggio Emilia Promotes STudents’ European Placements). Promosso nell’ambito del Programma di apprendimento permanente LLP e del Programma settoriale “Leonardo da Vinci”, in questi mesi REpstep sta permettendo a 80 studenti di trascorrere un mese in Spagna (Cadice o La Coruna), Germania (Pforzheim), Malta (Gzira) o Portogallo (Viseu).
Gli ambiti di tirocinio spaziano dall’amministrazione, marketing e commerciale estero al turistico-alberghiero-ristorazione, dall’ambiente e promozione del territorio all’Ict.
I ragazzi (10 per ogni scuola) provengono dalle classi quarte degli istituti superiori Motti, Pascal, Scaruffi-Levi-Tricolore e Zanelli di Reggio Emilia, Russel e Istituto professionale di Guastalla, Gobetti di Scandiano e Cattaneo di Castelnovo Monti. Con loro, anche 14 docenti che si sono succeduti nell’accompagnamento.
“La Provincia di Reggio Emilia è da tempo impegnata a favorire le esperienze europee dei giovani reggiani, per offrire ai nostri ragazzi la possibilità di conoscere e sperimentare perché proprio queste esperienze offrono possibilità di crescita – ricorda la presidente Sonia Masini – A maggior ragione in questo momento di profonda crisi, noi continueremo ad investire impegno e risorse in questi progetti per creare per i nostri giovani occasioni che diano buone prospettive di lavoro e di studio”
Secondo l’assessore provinciale Ilenia Malavasi “queste esperienze formative e lavorative all’estero sono importantissime per i nostri giovani, rendendoli competitivi con i coetanei europei in un mercato del lavoro che tende a essere sempre più globalizzato e permettendo loro di riportare in Italia il valore aggiunto di questo tipo di formazione. La conoscenza delle lingue estere, la capacità di adattamento a diversi contesti e di relazionarsi in contesti interculturali sono infatti competenze sempre più richieste dalle imprese”.
Svolgere un’esperienza lavorativa all’estero, dunque, spesso rende più facile trovare un’occupazione: non a caso – da un monitoraggio realizzato un anno fa dei percorsi dei ragazzi reggiani che hanno partecipato ai progetti “Leonardo”, sui quali la Provincia lavora e investe ormai da alcuni anni – è emerso che a cinque mesi dal rientro in Italia il 67% era occupato e, nell’80% dei casi, svolgeva un lavoro coerente con il proprio profilo formativo.
La borsa Leonardo copre le spese relative a viaggi, alloggio, copertura assicurativa per l’intera durata del soggiorno; preparazione linguistica; organizzazione del tirocinio; pocket money di 150 euro a partecipante; attività di monitoraggio e tutoraggio. Questo, grazie anche al sostegno al progetto REpstep assicurato da Acer, Coldiretti, Confapi-Pmi, Camera di commercio, Cna, Confindustria, Confederazione italiana agricoltori, Comune di Reggio Emilia ed Europe Direct.