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Nota IDV circa la delibera per la convenzione a favore del Carpi calcio

sport_calcio_700Nella seduta di Giunta del 23 luglio u.s. è stata discussa e votata una delibera avente ad oggetto la stipula della convenzione per l’affidamento in gestione e l’utilizzo dello stadio S.Cabassi di proprietà comunale a favore del Carpi FC 1909.

La posizione assunta dall’IDV carpigiana rispetto a questa delibera è stata di netta contrarietà.

L’accordo prevede la corresponsione a favore del Carpi FC 1909 di un contributo forfettario su base annua a sostegno della gestione di euro 89.000 + iva (per un totale di euro 107.609).

Riscontriamo innanzitutto una palese contraddittorietà nelle finalità stesse della convenzione. Se formalmente infatti l’oggetto è “gestione dello stadio S.Cabassi di proprietà comunale”, l’accordo prevede poi come condizione essenziale il fatto che la prima squadra della società Carpi FC 1909 giochi le partite in casa presso lo Stadio Cabassi. Quindi l’interesse sotteso all’esigenza di stipulare la convenzione è quello di trovare un soggetto che si occupi della gestione dello stadio o piuttosto assecondare l’interesse della neopromossa squadra di serie B di avere a disposizione uno stadio ove disputare le proprie competizioni?

Non possiamo infatti condividiamo l’elargizione di un contributo economico a favore della società calcistica, che già fruisce in modo completamente gratuito dell’utilizzo della struttura per tutto quanto concerne la propria attività (sede, uffici, campi di allenamento, campo di gioco per le competizioni).

La messa a disposizione gratuita di queste strutture, oltre che dell’importante sforzo in termini di gestione della sicurezza e della viabilità cittadina in occasione degli eventi calcistici, ci pareva una modalità già sufficientemente significativa con la quale l’amministrazione pubblica (e dunque tutti i cittadini di Carpi con le proprie tasse) contribuissero e sostenessero il progetto del Carpi FC 1909, che giova ricordarlo rimane pur sempre un progetto imprenditoriale privato.

Società calcistiche a noi più o meno note o vicine, infatti, che non possono contare su uno stadio cittadino, sono normalmente abituate a prevedere nei propri bilanci anche il costo di noleggio ed utilizzo di uno stadio adeguato alle proprie esigenze. In questo caso, la nostra squadra cittadini avrebbe ben volentieri potuto essere ospitata gratuitamente nello stadio della propria città, senza però l’esigenza di corrispondere contributi a sostegno della gestione della struttura (che in altro non si traducono che in contributi a sostegno della società).

Vogliamo credere che le motivazioni che il Carpi FC 1909 ha per rimanere a disputare il campionato di serie B nella propria città siamo ben più salde e profonde di un contributo economico concesso da parte dell’amministrazione comunale.

Ci pare poi significativo porre l’accento sul fatto che, in un momento di così grande difficoltà economiche sia per i cittadini che per gli enti locali “investire” una così importante cifra (oltre 100.000 euro) in questa direzione appare quantomeno stridente. Specie poi se si considera che a fronte di cittadini con le tasche sempre più vuote ed enti locali chiamati a tagliare servizi e ridurre prestazioni, il Carpi FC 1909 da quest’anno potrà invece contare su ingenti (oltre 500.000 euro) risorse aggiuntive derivanti dai diritti televisivi per la trasmissione delle partite.

Pare infine importante ricordare che lo Stadio è stato recentemente interessato da ingenti lavori di ripristino e messa a norma, e che pertanto è oggi in perfetta funzionalità (salvo ovviamente voler sostenere che i lavori fatti non siano stati compiuti a regolare d’arte o si sapesse in partenza che erano insufficienti). Detto questo è evidente che tutti gli altri interventi infrastrutturali che verranno svolti, sono esclusivamente finalizzati a creare le condizioni necessarie per l’espletamento del campionato di serie B, pertanto investimenti che l’amministrazione non avrebbe mai neppure immaginato di compiere. Quindi non possiamo certo aggrapparci a questo per sostenere la bontà della convenzione, in quanto questo legittimerebbe tutti i concessionari privati delle strutture pubbliche a richiedere contributi agli enti pubblici per finanziare propri progetti imprenditoriali, giustificato dal fatto che tanto poi le opere rimangono a disposizione di tutti (ma a beneficio di pochi).

In tutto questo fatichiamo ad individuare un prevalente interesse pubblico e della collettività, e per questo ci siamo espressi con un voto contrario su questa delibera.

Rispetto all’aspetto formale della convenzione vogliamo porre l’accento su due elementi :

da un lato rispetto all’iter di approvazione adottato, in quanto avremmo voluto che una convenzione di siffatta importanza fosse sottoposta alla discussione ed al voto del Consiglio Comunale, per non limitare la discussione su un argomento dalla notevoli ripercussioni economiche e assicurare la possibilità per tutti i gruppi consiliari di esprimersi sull’argomento;

dall’altro lato appare politicamente inopportuno impegnare l’amministrazione comunale con una convenzione di 10 anni a pochi mesi dalla scadenza del mandato amministrativo. Forse sarebbe stato più corretto prevedere una convenzione di minore durata e soprattutto introdurre la possibilità di una clausola non onerosa per il Comune o quantomeno la facoltà di rivedere il contributo a fronte di presumibili future difficoltà di bilancio.

 

(IDV Carpi)

 
















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