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Terre d’Argine, via dal Consiglio alla Fondazione per la disabilità

disabileIl Consiglio dell’Unione delle Terre d’Argine di ieri, mercoledì 10 luglio, ha votato all’unanimità l’adesione dell’ente alla costituenda Fondazione Progetto per la Vita. Lo scopo della Fondazione è quello di prendersi cura delle persone portatrici di disabilità fisiche e/o psichiche che vedono limitate o ristrette le proprie capacità funzionali e di partecipazione sociale, attivando la comunità. In particolare si propone di promuovere, orientare, sostenere e sviluppare progetti e servizi a favore di disabili fisici, relazionali e intellettivi anche con rilevanti bisogni assistenziali o in condizioni di non autosufficienza, privi del nucleo famigliare o per i quali la permanenza nel nucleo famigliare sia temporaneamente o permanentemente impossibile o che intendano attivare esperienze di vita indipendente.

“Abbiamo ritenuto opportuno aderire alla Fondazione condividendo gli obiettivi e le finalità della Fondazione, che risultano in perfetta sintonia e conformità con la programmazione socio-sanitaria del Distretto – ha spiegato illustrando la delibera l’assessore alle Politiche sociali e sanitarie dell’Unione Stefania Zanni – un soggetto che in nome della sussidiarietà vede la partecipazione ed il fattivo coinvolgimento delle associazioni operanti nel territorio e che si pone fra gli altri il raggiungimento di molti scopi: tra questi quello di realizzare soluzioni abitative e progetti innovativi rivolti ai disabili che valorizzino l’idea di domiciliarità e per quanto possibile la vita indipendente, anche attraverso l’acquisizione di beni mobili e immobili; poi di promuovere e organizzare seminari, corsi di formazione, manifestazioni, convegni, incontri, procedendo alla pubblicazione dei relativi atti o documenti, e tutte quelle iniziative idonee a favorire un organico contatto tra la Fondazione, i relativi addetti e il pubblico; inoltre la Fondazione vuole fornire tutte le consulenze atte all’attuazione piena dei diritti delle persone disabili e al supporto delle loro famiglie, garantire la tutela del disabile e del suo benessere anche attraverso un’azione di monitoraggio della qualità della vita nell’ambiente residenziale nel quale vive la persona, specialmente quando rimane priva del nucleo famigliare”.

La Fondazione, senza fini di lucro, avrà sede a Carpi: l’Unione potrà nominare un componente del Consiglio di amministrazione della stessa “ma sarà un esponente della società civile” ha detto Zanni, che ha ricordato in Consiglio il lungo lavoro preparatorio alla base della costituenda Fondazione. E il fatto che l’Unione verserà 13 mila dei 25 mila euro necessari a dare il via ad essa. A settembre poi si terrà una Giornata del Dono, che servirà a presentare a tutte le Terre d’Argine questo nuovo soggetto.

Oltre all’Unione tra i fondatori della Fondazione troviamo l’Associazione disabili e famigliari, Progetto per la vita, l’Associazione genitori figli con disabilità Il tesoro nascosto, Al di là del muro, associazione famigliari e amici a sostegno della malattia mentale, l’Associazione Progetto per la vita che raggruppa famigliari di persone con disabilità per il dopo di noi, il Gruppo genitori figli con handicap, quest’ultimo l’unico soggetto che non ha sede a Carpi ma a Soliera.

Numerosi sono stati gli interventi dei consiglieri in relazione a questa delibera: tutti hanno mostrato soddisfazione per la nascita della Fondazione e Filippo Rossi (Lega nord) ha invitato i promotori a cercare di evitare che la Fondazione consumi troppe risorse invece di ridistribuirle mentre il collega del Pd Marco Bagnoli ha dal canto suo sottolineato come al di là dei capitali e degli aspetti tecnici e pratici la Fondazione potrà avere successo solo se si aprirà alla città e valorizzerà energie immateriali. “Importante è parlare anche del dopo, ovvero di quando i disabili non avranno più familiari disponibili ad aiutarli. Per i nostri territori – ha concluso il dibattito la capogruppo Pd Daniela Depietri – questa è innovazione ed è positivo anche il fatto che tante associazioni insieme all’ente pubblico si siano date quest’obiettivo”.
















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