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Sunia Modena, 2.774 sfratti a Modena nel 2012: servono provvedimenti urgenti a sostegno delle famiglie in affitto

AntoniettaMencarelli 001Dati allarmanti sugli sfratti 2012. I dati sugli sfratti appena pubblicati dal Ministero dell’Interno relativi al 2012 confermano la previsione fatta dal sindacato inquilini Sunia. E’ da tempo che il Sunia segnala con forte preoccupazione la tendenza all’aumento degli sfratti e in particolare quelli per “morosità incolpevole”, ovvero legata alla caduta di reddito delle famiglie causa effetti della crisi. A livello nazionale gli sfratti complessivi sono stati nel 2012 67.790 (con aumento del 6,18% rispetto al 2011) di cui oltre 60.000 per morosità (pari all’88,9% del totale).

Nella nostra provincia si conferma un dato drammatico: nel 2012 sono stati 2.774 gli sfratti esecutivi e la previsione Sunia per i primi mesi del 2013 e di un ulteriore aumento.

Inutile ribadire, sia al Prefetto che rappresenta lo Stato, sia agli Enti locali, che bisogna mettere in campo immediatamente dei provvedimenti che evitino drammi sociali.

Fino a quando continua la crisi bisogna attuare il blocco degli sfratti!

Il Prefetto di Modena, oltre a mettere in atto l’Osservatorio provinciale sugli sfratti, deve anche adoperarsi, insieme agli Enti locali, per il passaggio da casa a casa di tutte le famiglie in disagio economico ed abitativo.

In particolare nei comuni del cratere sismico della Bassa modenese, la situazione degli sfratti potrebbe aggravarsi per la fine dei termini di sospensione per evento sismico.

Occorre inoltre ri-finanziare con urgenza il Protocollo salva-sfratti a livello locale, e a livello nazionale il Fondo sociale per l’affitto, in quanto riteniamo che questi due strumenti debbano rappresentare gli ammortizzatori sociali per la casa!

Al contempo vanno previste, tramite la leva fiscale, delle detrazioni per quei proprietari che aderiscono al blocco degli sfratti e più in generale ad un “patto sociale per la casa”.

La progressiva contrazione di risorse destinate alla locazione è stata la linea disastrosa degli ultimi Governi che, continuando a perseguire la linea di incentivi alla proprietà della casa, non hanno finanziato un sistema di “offerta-abitativa” adeguato al reddito calante delle famiglie in affitto.

Va assolutamente ripensata la politica abitativa, partendo dalla domanda reale fatta in gran parte di famiglie monoreddito, giovani precari, pensionati a basso reddito, lavoratori in cassa integrazione, famiglie straniere, che hanno bisogno di una casa con un affitto sostenibile.

(Antonietta Mencarelli, segretario sindacato inquilini Sunia Modena)

 

















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