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Biblioteche statali, le cifre della crisi. Il progetto modenese del nuovo Polo Bibliotecario “potrebbe diventare un modello nazionale”

In 10 anni la disponibilità economica delle 46 biblioteche statali, compresa la Biblioteca Estense Universitaria di Modena, è scesa dai circa 48 milioni di euro del 2003 ai 21 dello scorso anno, con una riduzione di circa il 60 per cento. Gli organici sono passati dagli oltre 3 mila addetti (di cui circa mille bibliotecari) del 1994 ai meno di 2 mila, un quarto dei quali bibliotecari, del 2011, mentre nello stesso periodo i funzionari assunti in tutta Italia sono stati 21. Il numero dei lettori annui delle biblioteche MiBAC, di poco inferiore ai 2 milioni e mezzo nel 1996, è sceso lo scorso anno a meno di un milione e mezzo, con una contrazione vicina al 40 per cento.

“Sono numeri spietati” commenta Luca Bellingeri, direttore della Biblioteca Estense Universitaria di Modena “che testimoniano la situazione drammatica in cui versano le biblioteche statali del nostro Paese. Il rischio – aggiunge Bellingeri – è che in queste condizioni il declino delle biblioteche sia irreversibile e secoli di storia e di cultura vadano irrimediabilmente perduti”.

Il direttore della Biblioteca Estense, che ieri pomeriggio ha aperto al Sant’Agostino la conferenza di Luciano Canfora sulle biblioteche storiche, non si limita a lanciare l’allarme. Esiste – a suo giudizio – la possibilità di dare una risposta a quella che lui chiama la “crisi economica e di identità” delle biblioteche statali. L’esempio viene proprio da Modena dove la Fondazione Cassa di Risparmio ha finanziato il progetto di riqualificazione dell’ex Ospedale Sant’Agostino che prevede il trasferimento della Biblioteca Estense, assieme alla Biblioteca comunale Poletti, nel nuovo Polo della Cultura.

“Il trasferimento della nostra biblioteca in un edificio antico ristrutturato – sostiene Bellingeri – reso possibile dall’intervento della Fondazione (che – precisa – non si sostituisce al pubblico ma lo sostiene fattivamente) potrebbe diventare un modello per tutte le biblioteche statali. Con il trasferimento nel nuovo Polo bibliotecario del Sant’Agostino, evento forse unico per una biblioteca storica, la Biblioteca Estense potrà usufruire di ampi spazi e di tecnologie all’avanguardia. Questo consentirà una nuova distribuzione del materiale librario di più frequente consultazione con decine di migliaia di volumi collocati a scaffale aperto, a diretta disposizione del pubblico; un significativo aggiornamento e completamento delle collezioni, attraverso una specifica campagna di acquisti; infine – conclude Bellingeri – un’adeguata valorizzazione del materiale più prezioso e degli arredi storici, grazie all’allestimento di ambienti ad essi appositamente destinati”.

 

 

















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