L’Istituzione Gian Franco Minguzzi, nonostante le limitate risorse economiche, chiude il bilancio 2012 con un utile di 2.252,26 euro che verrà utilizzato per finanziare attività future. Il Bilancio consuntivo dell’Istituzione è stato approvato ieri in Consiglio con 18 voti a favore (Pd, Fds e Gruppo Misto), 7 astenuti (Scelta Civica, Udc e Lega) e 4 contrari (Pdl, Fli e Pid). Nel 2012 i costi per servizi sono stati di 243.387,21 euro (di cui 232.665,68 per le iniziative realizzate) e l’istituzione ha ricevuto dalla Provincia 41.170 euro di trasferimenti per la gestione e 289.697,76 euro per il personale, per un totale di 330.867,76 euro di contributi ordinari.
La collaborazione con i servizi pubblici, Azienda USL in primis, e con le Associazioni avviata negli ultimi anni dal Minguzzi ha portato alla realizzazione di molteplici attività negli ambiti di intervento storici dell’Istituzione: promozione della salute mentale, supporto, formazione e ricerca in ambito sociale e socio-sanitario per promuovere inclusione sociale, promozione del benessere nei contesti a rischio, valorizzazione della documentazione sulla salute mentale e sulle scienze umane.
Nella relazione illustrativa allegata al documento finanziario il Minguzzi viene presentato come crocevia dei saperi e delle discipline, luogo di incontro tra amministratori, cittadinanza, operatori ed intellettuali. Luogo di cultura del sociale in cui si affrontano nuovi temi emergenti (etnopsichiatria, cyberbullismo, prevenzione e promozione della salute soprattutto per la popolazione anziana) e, parallelamente, si svolge un’opera di conservazione della storia della psichiatria bolognese, nonché di recupero e valorizzazione dei relativi archivi. Tema quest’ultimo particolarmente caro alla professoressa Silvana Contento, presidente dell’Istituzione fino al marzo 2012, ideatrice del progetto RISME, museo virtuale della storia della mente e della salute mentale. In questo quadro si collocano anche le importanti collaborazioni con le due principali Fondazioni bolognesi nell’ambito del progetto “Gli archivi della città”. L’interesse per la valorizzazione degli archivi ha inoltre portato l’Istituzione Minguzzi a ricercare una collaborazione con l’Azienda USL imolese, per costruire la rete degli archivi della psichiatria presenti sul territorio provinciale. Un’Istituzione aperta anche alle esperienze internazionali, come nel caso dei progetti europei Actor e Openknowledge.
Prosegue inoltre l’impegno del Minguzzi nel campo del sociale e del socio-sanitario e contestualmente nella ricerca di nuovi ambiti di intervento come ad esempio con il progetto “Cittadella della salute e dei saperi”, in collaborazione con il DSM dell’Azienda USL di Bologna. L’Istituzione – sottolinea la nota allegata al Bilancio – sta collaborando al Piano Strategico Metropolitano come soggetto promotore di welfare culturale ed ente interessato a promuovere empowerment di comunità, cercando di capitalizzare le attività condotte in questi anni sia nel campo dell’arte e salute mentale e dell’arte e disagio sociale (teatri solidali e rete del teatro e salute mentale) sia nel campo del sociale (rete delle associazioni di salute mentale e progetto “Anziani imprenditori di qualità della vita”).