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Ricercatori dell’Università degli studi di Modena-Reggio Emilia e di Milano-Bicocca hanno creato il Consorzio Italiano per il DNA barcoding

I ricercatori dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e dell’Università di Milano-Bicocca hanno creato il Consorzio Italiano per il DNA barcoding ovvero, un Consorzio di laboratori che utilizza per l’identificazione degli organismi viventi la tecnica del DNA barcoding. Questa tecnica è diventata, in pochi anni, una realtà diffusa nel mondo della ricerca ed ha fatto nascere ambiziose iniziative internazionali.

I ricercatori direttamente coinvolti nell’organizzazione e gestione del Consorzio sono il dott. Roberto Guidetti e il dott. Michele Cesari del Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia ed il dott. Maurizio Casiraghi e il dott. Massimo Labra del Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze dell’Università di Milano-Bicocca.

Il DNA barcoding è una metodica molecolare che permette l’identificazione di identità biologiche, sfruttando la variabilità di una piccola porzione di DNA. Il DNA barcoding è così definito poiché la sequenza di molecole (i nucleotidi) che compongono il frammento standard di DNA definisce in modo specifico una determinata specie, così come il codice a barre nei supermercati definisce uno specifico prodotto. In Italia numerosi laboratori svolgono ricerche nelle quali si fa uso di DNA barcoding, per studiare sia la biodiversità a livello locale e globale che per la tracciabilità alimentare e l’identificazione di frodi commerciali.

Fino a ora questi laboratori hanno lavorato in modo indipendente, il Consorzio Italiano per il DNA barcoding (www.barcodingitaly.it) è nato per creare una rete di laboratori di ricerca che utilizzano questa metodica. Gli obiettivi del Consorzio sono: caratterizzare la rete di laboratori che utilizzano o hanno pianificato l’utilizzo del DNA barcoding; identificare i laboratori di riferimento per attività didattiche rivolte principalmente a giovani ricercatori in via di formazione; identificare le principali tematiche di ricerca attive in Italia anche con il fine di pianificare comuni progetti; connettersi con le realtà internazionali che operano nel campo DNA barcoding per condividere problematiche, ricerche e risultati; connettere gli enti di ricerca e le realtà commerciali che si occupano di identificazione degli organismi viventi.

Aderiscono al Consorzio laboratori pubblici, come Università, Agenzia Dogane, Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura (CRA), Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Musei, e diversi laboratori privati.

Tra le prime attività del Consorzio, oltre alla creazione di una piattaforma informatica (www.barcodingitaly.it), vi è quella di organizzare un corso base di DNA barcoding per fare conoscere le metodiche standardizzate alla base di questo metodo identificativo, le loro principali problematiche, la gestione e interpretazione dei dati ottenuti. Il corso gratuito al quale sono iscritti oltre 50 ricercatori, che si svolgerà martedì 11 e mercoledì 12 Giugno 2013 presso l’Aula 1 della Biblioteca Scientifica Interdipartimentale – BSI nel campus universitario di via Campi a Modena, vede già numerose persone interessate in lista di attesa per una prossima edizione, in quanto le richieste di partecipazione al corso sono state superiori alle previsioni.

Il corso di base di DNA barcoding è svolto con il supporto della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica (SIBE), della Unione Zoologica Italiana (UZI) e della Società Botanica Italiana (SBI).

Per informazioni sul consorzio o sul corso consultare il sito www.barcodingitaly.it, oppure scrivere a barcodingitaly@gmail.com

 
















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