L’autorizzazione a costruire nei prossimi anni complessivamente 224 nuove unità abitative, la stipula di accordi perequativi o volti alla realizzazione di opere e interventi pubblici che consentiranno la cessione al Comune di oltre 40 mila metri quadrati di aree, la concessione di maggiori capacità edificatorie o cambi di destinazione d’uso che porteranno un incremento di valore di alcune aree, con conseguenti previste entrate nelle casse comunali pari a tre milioni e mezzo di euro.
Sono i principali contenuti della Variante al Poc Rue presentata in Consiglio comunale oggi, lunedì 10 giugno, dall’assessore alla Programmazione e gestione del territorio Gabriele Giacobazzi, per l’approvazione definitiva. La Variante era già passata in Consiglio comunale a gennaio 2012 per l’adozione cui è seguito, come previsto per tutti i provvedimenti urbanistici, un periodo di raccolta delle osservazioni cui la delibera di oggi fornisce una risposta accogliendo 70 delle 153 richieste presentate da cittadini.
Nel documento che torna oggi in Consiglio comunale sono stati stralciati tre oggetti relativi a proprietà comunali perchè sono in corso verifiche acustiche: si tratta del palazzo dell’anagrafe di via Santi, della sede dei Servizi manutentivi di via San Cataldo e dell’area di via Agiolas di fianco all’ippodromo e su queste dovranno in futuro essere presentate specifiche delibere di approvazione. “In attesa delle risultanze delle verifiche relative alle proprietà comunali, si è preferito procedere all’approvazione di tutti gli altri accordi, che interessano non solo il Comune ma moltissimi soggetti privati che sono in attesa dell’attuazione della Variante per poter far avanzare i loro interventi”, ha spiegato l’assessore Giacobazzi.
Tra gli oggetti della Variate anche il campo Cesana alla Sacca, per il quale l’Amministrazione ha deciso il mantenimento eliminando la precedente previsione di 64 abitazioni, e l’area dell’ex Amcm, per la quale, a seguito della sentenza del Tar di Bologna che ha annullato il piano particolareggiato, è stata eliminata la previsione di 39 alloggi. Sono stati effettuati modesti adeguamenti in alcuni comparti Peep con un aumento della capacità edificatoria, ma il totale delle unità abitative previste su aree comunali è comunque passato dalle 207 dell’adozione alle 64 attuali. Gli interventi previsti riguardano ad esempio un piccolo lotto in via Marco Polo, che l’Amministrazione vorrebbe mettere a bando per fare sperimentazione sul social housing con 38 abitazioni, le aree Peep di Cittanova, Lesignana, Marzaglia e Albareto, oltre alla zona di Cognento e a via Pavia/via Medici Caula. Un’area contigua al Peep di via Salvo D’Acquisto sarà inoltre interessata da un modesto intervento a carattere servizi/commerciale.
“Gli altri oggetti della Variante non sono mutati rispetto all’adozione”, ha proseguito Giacobazzi. “Tra questi, la trasformazione in residenza del residence alberghiero di Baggiovara, edificio bloccato da 10 anni dopo una complicata vicenda giudiziaria che ha coinvolto oltre 40 famiglie ed è sfociato in un fallimento”. Dei 26 accordi perequativi tra Amministrazione e cittadini, quattro riguardano aree di proprietà di privati destinate a servizi e, con la trasformazione di destinazione d’uso, consentono la cessione gratuita al Comune dell’80% del territorio. La quota che rimarrà ai privati è di 13 mila 700 metri quadrati, con una potenzialità edificatoria di 60 alloggi. Le aree interessate sono via Galli-Tobagi, via Legnano, via Panni-stradello Chiesa e la zona che affianca la scuola Bersani di Albareto. Sono invece 19, per un totale di 96 alloggi e più di mille metri quadrati di aree produttive o per uffici, gli accordi che prevedono la cessione all’Amministrazione del 50% del maggior valore derivante dalla concessione della trasformazione di destinazione d’uso o dell’aumento della potenzialità edificatoria. Le varianti di questo genere riguardano in gran parte abitazioni e sono di piccola entità. Fanno eccezione gli interventi in via san Marone (area ex Pan), dove è prevista la realizzazione di 24 alloggi, via Morane e viale Ciro Menotti, dove sono previsti ampliamenti per uffici e negozi, e stradello Tre case in località san Donnino, dove saranno realizzate 53 abitazioni. Tre accordi, infine, sono relativi all’espropriazione senza costi di un’area vicina alla rotatoria di via Virgilio, di un segmento nella zona dalla rotatoria di via Vaciglio e della eliminazione dell’obbligo di formazione di un piano particolareggiato per via mar Adriatico.
Tra le modifiche al Rue (Regolamento urbanistico edilizio), l’inserimento del divieto di autorizzare l’apertura di sale scommesse nelle aree residenziali che ora potranno essere collocate solo in zone produttive. Previsto, infine, il recepimento della normativa regionale sugli impianti fotovoltaici, che impedisce l’installazione di impianti in zone agricole che ostacolerebbero il ripristino dell’area, impone la realizzazione di siepi circostanti e prescrive l’obbligo di smontare l’impianto entro un anno dalla cessazione della produzione di energia.