4 arresti per furti e rapine a Cuneo

La Squadra Mobile di Cuneo ha posto fine, la scorsa settimana, alla lunga e proficua carriera dei ricettatori di L.R., cittadino polacco, fermato, unitamente ad altre persone a Milano, mentre perfezionava la cessione di gioielli per un valore di 200.000 euro circa. In particolare, gli investigatori della sezione antirapina, venuti a conoscenza che i preziosi, provento di furti e rapine commessi nel cuneese, venivano spesso venduti ad un cittadino polacco appartenente ad un gruppo rom residente a Novara ma domiciliato a Milano, dopo lunghi giorni di estenuanti appostamenti, riuscivano ad individuare il nomade polacco mentre si incontrava, in una via del centro di Milano, con due appartenenti al gruppo dei sinti residenti a Reggio Emilia. Il terzetto si dirigeva in un bar dove avveniva la consegna di un sacchetto; quindi il nomade usciva dal locale per salire su di una BMW, guidata da un italiano. A questo punto, acquisita la certezza che il nomade polacco, fosse in procinto di rivendere i preziosi all’acquirente italiano, gli uomini della Squadra Mobile di Cuneo coadiuvati da quelli della Squadra Mobile di Milano, bloccavano sia gli occupanti della BMW che i due sinti rimasti al bar. La perquisizione permetteva di rinvenire, nell’immediatezza 5 diamanti e due anelli incastonati con diamanti per un valore di 200.000 euro circa, mentre la perquisizione dell’autovettura rivelava un dispositivo alla Diabolik: un doppio fondo segreto, azionabile elettronicamente, appositamente adibito all’occultamento dei preziosi. L’autovettura, una Mercedes classe B, veniva sequestrata per la successiva confisca. L’operazione ha consentito di sferrare un durissimo colpo al mondo dei furti nelle abitazioni eliminando uno dei principali canali di ricettazione dei preziosi del nord Italia.