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Immigrazione e ius soli, Bernardini (LN) scrive al ministro Kyenge: “confronto pubblico”

Nel giorno della visita a Bologna del ministro Cecile Kyenge, il responsabile Dipartimento Federale Lega Nord “Immigrazione, Sicurezza, Giustizia” Manes Bernardini chiede formalmente al ministro un confronto pubblico sui temi dell’immigrazione e dello Ius Soli, in una lettera aperta indirizzata alla stessa Kyenge e pubblicata oggi dal Resto del Carlino di Bologna e da “La Padania”.

Il testo della lettera:

 

Signora Kyenge, Signora Ministra,

mi rivolgo a Lei prima di tutto come cittadina italiana, donna e, da ultimo, anche come rappresentante del nostro governo. Un rispetto che parte dall’essere prima che un ministro della repubblica italiana, una cittadina italiana. Le strumentalizzazioni e gli attacchi alla Sua persona, spesso sfociati in veri e propri insulti, vanno condannati senza alcuna giustificazione e, personalmente, posso dirLe che mai un simile approccio ha contraddistinto la mia condotta e azione politica.

Ma la reazione “di pancia” di una parte del popolo italiano alla Sua proposta dello Ius Soli, alle Sue considerazioni in merito alla gestione del fenomeno dell’immigrazione, vanno comunque ascoltate e governate con grande attenzione e sensibilità. Per questo, proprio per grande senso di responsabilità e di rispetto verso l’argomento, la Sua persona e la Sua storia personale, sono a chiederLe un incontro pubblico, dove poter confrontarci nel merito della questione, con quella serenità e rispetto dei ruoli che il nostro impegno politico ed istituzionale ci impone. Penso che Lei ormai sia a conoscenza che il sottoscritto cura la linea politica della Lega Nord sul tema in argomento, essendo alla guida del Dipartimento Federale Immigrazione-Legalità-Giustizia. La linea politica della Lega Nord su questi temi è ben nota e conosciuta, anche a livello di azione governativa, grazie all’opera posta in essere, non da ultimo, da uno dei migliori Ministri dell’Interno, Roberto Maroni. E’ da lì che vorrei partire, per esaminare alla luce del sole, davanti al popolo sovrano, i contenuti e le conseguenze di proposte politiche come quella che Lei sta caldeggiando. Noi siamo contrari all’introduzione dello Ius Soli e siamo per il mantenimento del reato di immigrazione clandestina.

Sono e siamo pronti ad argomentare le nostre ragioni con numeri, dati comparativi e con quel sentimento di appartenenza ad un popolo e di valori della nazione che l’ha accolta. Sono certo e mi auguro che Lei accetti questo invito ad un confronto pubblico. Scelga il luogo, il quando e io ci sarò, la Lega Nord ci sarà. Sarebbe un segnale nobile, di rispetto e di confronto tra idee diverse, oltre che una lezione di stile a chi, in questi giorni, in preda a reazioni scomposte, che condanno, capisco ma non condivido, ha lanciato attacchi alla Sua persona. Ma, mi permetta, non tutti la pensano come Lei.

Pensarla diversamente non è “ancora” un reato! Ci ascolti, si confronti. Ascolti quei cittadini, quel popolo, che hanno scritto la storia del nostro grande paese, a cui Lei, oggi, è orgogliosa di appartenere. L’orgoglio e la supponenza, a volte, hanno fatto più vittime delle idiozie e della stupidità.

Cordialmente,

Manes Bernardini (Responsabile Dipartimento Federale Immigrazione- Sicurezza- Giustizia)

 

















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