Tra il 2008 e il 2012 in Italia sono mancati all’appello 331.000 imprenditori under 40, il nostro Paese ha perso il 16% dei giovani capitani d’azienda rispetto a 5 anni prima. In Emilia Romagna al 31 dicembre 2008 erano presenti 61.873 imprenditori artigiani under 40, esattamente quattro anni dopo, al 31 dicembre 2012, erano scesi a 56.461 con una perdita di 5.412, pari a -8,7%. Sono dati emersi dall’Osservatorio sull’imprenditoria giovanile realizzato dall’Ufficio studi di Confartigianato.
“I giovani imprenditori artigiani sono il nostro futuro – commenta Marco Granelli, Presidente di Confartigianato Emilia Romagna – e se la crisi ha certamente un peso su questa emorragia non possiamo nasconderci che a dissuadere i nostri ragazzi dall’intraprendere questo cammino, o peggio dal rinunciarvi, è un sistema Paese che è ostile al fare impresa. Siamo penalizzati dall’enorme costo del lavoro, dalla burocrazia che costa 31 miliardi l’anno alle imprese, dal costo del denaro, dalla carenza delle nostre infrastrutture, da un fisco oppressivo. Dobbiamo renderci conto che in Italia, se muoiono le imprese, muore l’intero Paese. E questo purtroppo riguarda anche una regione come la nostra”.
In Italia il calo dei giovani capitani d’azienda è più accentuato rispetto alla diminuzione media dell’8,9% verificatasi nell’Ue a 27. Infatti, nel confronto con gli altri maggiori Paesi europei i lavoratori indipendenti italiani under 40 mostrano un calo più intenso rispetto a quello rilevato in Germania (-9,3%) ed inferiore solo a quello osservato in Spagna, dove tra il 2008 e il 2012 si sono ridotti di oltre un quarto (-27,0%). Mentre in Francia e nel Regno Unito il numero dei giovani imprenditori è addirittura aumentato (rispettivamente del 7,2% e del 3,2%). Secondo l’Osservatorio di Confartigianato, nonostante tutto, l’Italia rimane sul gradino più alto del podio europeo per numero di imprenditori e di lavoratori autonomi tra i 15 e i 39 anni: sono 1.736.400 e staccano nettamente il Regno Unito che ne conta 1.319.700, la Polonia con 1.046.100 e la Germania che si ferma a 959.100. Nel nostro Paese, quindi, il 19,2% dei giovani occupati under 40 lavora in proprio, una percentuale quasi doppia rispetto al 10,3% della media europea. Nel dettaglio la propensione a ‘fare impresa’ dei giovani italiani è superiore all’11,5% della Spagna, al 9,7% del Regno Unito, al 7,5% della Francia, e al 5,9% della Germania.