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Terim, l’imprenditore egiziano: “produrremo in Italia”

incontro-terim“Continueremo a produrre in Italia e cercheremo soluzioni per garantire il massimo dell’occupazione possibile. Ma la ripartenza sarà graduale” Lo ha detto Farouk Khaled, l’imprenditore egiziano presidente e socio unico della Eg-Italy srl che sta definendo l’acquisizione di Terim, incontrando nel pomeriggio di oggi, martedì 4 giugno, nel municipio di Modena il sindaco Giorgio Pighi e i rappresentanti delle istituzioni e dei sindacati.

L’azienda è affidata al liquidatore giudiziale e attualmente ha 335 dipendenti, per i quali la Regione ha stabilito nei giorni scorsi un prolungamento degli ammortizzatori sociali, e due sedi, a Modena (Baggiovara) e a Rubiera nel Reggiano.

L’imprenditore, accompagnato da Luigi Bresciani, il legale rappresentate in Italia della società di Khaled, ha elogiato il “made in Italy” nel settore della componentistica domestica (“in tutti i mercati internazionali c’è un segmento pronto a pagare la qualità italiana, che certo è più costosa”), ma non ha nascosto preoccupazioni per il lungo stop dell’azienda, che ha determinato la perdita di molti clienti: “Per mantenere i gli attuali clienti e provare a riprendere gli altri dobbiamo ripartire al più presto e se sapremo, tutti insieme, riconquistare quote di mercato ci saranno più opportunità per il lavoro”.

Il tema della salvaguardia dell’occupazione è stato sollevato da tutti i sindacati e dal sindaco Pighi, che ha ringraziato l’imprenditore egiziano per aver scelto una sede istituzionale per il primo incontro con il territorio e le rappresentanze dei lavoratori. Già domani, mercoledì 5 giugno, è stato definito un appuntamento nella sede della Provincia di Modena per approfondire il Piano industriale, oggi solo delineato negli aspetti generali, con l’assessore provinciale al Lavoro Francesco Ori che ha assicurato “disponibilità ad assistere azienda e sindacati per arrivare a un accordo che tuteli chi investe e garantisca l’occupazione”.

L’assessore comunale all’Economia Stefano Prampolini ha sottolineato come l’azienda “abbia saputo, pur in questo periodo di crisi, mantenere il capitale umano, la professionalità dei lavoratori, vero punto di forza in questo momento”.

Presenti all’incontro anche il sindaco di Rubiera Lorena Baccarani, che ha rimarcato l’importanza della scelta di investire in Italia da parte di un imprenditore straniero, e del sindaco di Soliera Giuseppe Schena che ha garantito come “nel nostro territorio non esistano gli impedimenti che solitamente limitano gli investimenti dall’estero: la corruzione e l’eccessiva burocrazia”.

Oltre a ringraziare le istituzioni per l’impegno dimostrato, i sindacati hanno ribadito la necessità di approfondire al più presto gli aspetti del Piano industriale “nella consapevolezza che la strada non è semplice, ma con l’obiettivo di garantire l’occupazione nella maggior misura possibile”.

 

















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