“Esprimo grande soddisfazione per la condanna a 18 anni (2 in più rispetto al primo grado) per S.S., con il riconoscimento delle responsabilità per le morti da amianto”.
È questo il commento dell’Onorevole Antonella Incerti a margine della sentenza emessa ieri dalla Corte d’Appello di Torino. “Se confermata in Cassazione, questa sentenza apre una nuova stagione in materia di diritto alla salute dei lavoratori, che non deve essere il prezzo che si paga per lo sviluppo. Quello della salute dei lavoratori è un diritto inviolabile e la sua tutela deve essere la priorità per noi parlamentari, in quanto il lavoro non è solo un diritto, ma un mezzo di promozione sociale e di dignità di ogni individuo”.
“Molto positivo – conclude l’On. Incerti – è anche il recupero della posizione dei siti di Rubiera e Bagnoli, che erano state stralciate nel processo di primo grado, mentre rimane come nota negativa a margine della sentenza, il mancato riconoscimento di un risarcimento all’Inail, che aveva sostenuto le ragioni delle vittime nell’esecuzione della sentenza”.