“All’incontro con il premier Enrico Letta di domani è stato imposto il silenziatore alla minoranza. Chiediamo solo tre minuti per illustrare al nuovo capo del Governo l’altra faccia della medaglia della ricostruzione post sisma”.
E’ l’appello-denuncia del capogruppo leghista Mauro Manfredini che – alla vigilia della visita del capo del Governo in Regione e nella Bassa modenese – contesta: “Siamo stati azzittiti. Alla mia richiesta – avanzata all’ultima capigruppo – di intervenire nel corso dell’incontro di domani mi è stato risposto picche. Chiedevo solo tre minuti, per tutta l’opposizione”. Di questo passo quella di domani assomiglierà così – per Manfredini – “più a una riunione di partito che a un confronto serio con tutte le forze politiche e la società civile”. “Il Pd ancora una volta se la canta e se la suona”. “Alla faccia del pluralismo e del confronto – incalza l’esponente del Carroccio -. Riteniamo invece che il premier debba conoscere come stanno veramente le cose, al di là dei mille proclami di Errani e dei suoi. La realtà è che a un anno dal sisma su 3mila richieste di fondi per la ricostruzione pervenute in regione, solo 300 richieste (il 10%) sono state evase e che la burocrazia sta frenando pure le risorse che sarebbero disponibili”.