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Parmigiano Reggiano e alta cucina sul palco del Valli

chef-all'opera1“Reggio è cibo, Reggio è arte, Reggio è cultura. Stasera Reggio Emilia si presenta in questa veste. E noi sappiamo che l’Italia non sarebbe quello che è senza luoghi come Reggio Emilia. Questa manifestazione rappresenta la nostra forza, la nostra voglia di ripartire dalla tradizione con il coraggio che ci contraddistingue, con i nostri tesori, il Parmigiano Reggiano, le scuole dell’infanzia, il nostro territorio, come abbiamo sempre fatto”.

Con queste parole, davanti a un teatro Municipale gremito, la presidente della Provincia di Reggio Emilia Sonia Masini ha aperto ieri sera “Chef all’opera”, la serata di show-cooking organizzata nell’ambito di “In Forma RE”, che per la prima volta ha portato sul palcoscenico di un grande teatro come il Valli uno “spettacolo di cucina” interpretato come una forma alta di cultura.

Sul palco, tutti in bianco tranne Barbieri, i grandi protagonisti della serata: Bruno Barbieri,  Gianni D’Amato, Gennaro Esposito e Mauro Uliassi, i quattro chef stellati che hanno presentato straordinari piatti ispirati al Parmigiano Reggiano. Insieme a loro Licia Granello e Alfredo Antonaros, nella veste di conduttori di una serata – perfettamente scandita dalla regia di Mario D’Avino – che ha visto salire sul palco anche un casaro, un produttore di aceto balsamico tradizionale e un allevatore per raccontare come il re dei formaggi e le eccellenze agroalimentari reggiane non nascano per caso, ma solo grazie a un duro e prezioso lavoro.

Il primo a presentare il proprio piatto è stato lo chef di Senigallia Mauro Uliassi: “Il Parmigiano Reggiano non fa parte della cultura marchigiana, ma con il tempo abbiamo imparato ad usare in diversi modi questo formaggio che è una vera benedizione della natura”. E alla natura era proprio ispirato il suo piatto, un dolce (ma anche un pre-dessert), denominato “Il Parmigiano Reggiano e l’ape”, ovvero gelato di Parmigiano Reggiano, meringa all’idromiele, miele barricato di Giorgio Poeta e polline.

Dopo Uliassi, si è messo ai fornelli Gennaro Esposito: “È stato molto complicato per me decidere il piatto di questa sera, mi sono salvato imbattendomi in un pezzo del Decamerone, nella montagna di Parmigiano Reggiano nel paese del Bengodi”. Sorride lo chef partenopeo, abituato a maneggiare pesce e prodotti tipici del suo territorio, mentre propone nella terra delle paste ripiene un omaggio al Boccaccio con ravioli ripieni di tonno, capperi e acciughe, Parmigiano Reggiano e pomodori del piennolo del Veusuvio.

Dopo la Campania, è la volta dell’Emilia: il volto di Master Chef, Bruno Barbieri, emiliano doc innamorato di Reggio Emilia, come ha sottolineato il conduttore Antonaros, ha giocato con uova, pancetta, fonduta di Parmigiano Reggiano, nocciole e uova di salmone.  Un uovo in cocotte, uscito dal forno, appoggiato su un letto di sale grosso, accompagnato dalle uova di salmone.

La chiusura è andato alla chef di casa Gianni D’Amato, patron del Rigoletto assieme alla moglie Fulvia Salvarani, che ha proposto una lasagnetta in cui convivevano Parmigiano Reggiano, erbazzone cremoso, pasta all’uovo e una inusuale spuma di limone. Piatto che è poi stato assaggiato, a conclusione dello spettacolo, dai 700 estasiati spettatori di un evento davvero straordinario che ha confermato come la cucina degli chef stellati – in quanto vera e propria forma d’arte, specie se abbinata a prodotti che, come il Parmigiano Reggiano, rappresentano la cultura e le tradizioni di un territorio – si abbini perfettamente a un teatro meraviglioso come il Municipale.

















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