Riqualificare, riqualificare, riqualificare. In campo edilizio residenziale, con attenzione ai criteri di sostenibilità ambientale e senza consumare nuovo territorio, promuovendo l’azione tra i privati e riconvertendo contenitori pubblici dimessi; in ambito produttivo, facilitando il recupero di aree artigianali, rurali e industriali inutilizzate attraverso azioni sugli oneri di urbanizzazione, sui cambi di destinazione d’uso, con espropri e agendo sull’Imu; in ambito sociale e culturale, con la creazione di spazi collettivi di aggregazione distribuiti sul territorio cittadino e l’utilizzo di locali vuoti in centro storico.
E’ questo l’appello lanciato a più voci dai 100 partecipanti al percorso partecipativo sul Psc “100 per Modena” organizzato dal Comune di Modena con il contributo della Regione Emilia-Romagna che si è concluso oggi, sabato 25 maggio, con un incontro pubblico, che ha visto la partecipazione di oltre 150 persone, di presentazione delle 32 proposte emerse da parte dei quattro gruppi di lavoro.
Nel mese di maggio i cento cittadini coinvolti nel percorso hanno partecipato a tre workshop divisi in gruppi, uno per Circoscrizione, sviluppando riflessioni su quattro temi di discussione (abitare, muoversi, fare e lavorare, vivere la città), i cui risultati verranno raccolti in un Documento di proposta partecipata, che verrà utilizzato dall’Amministrazione per la predisposizione dello strumento urbanistico.
“Il percorso partecipativo sviluppato, l’unico attivo in Regione su un tema politico di così ampio respiro, è stato molto positivo – afferma l’assessore alla Partecipazione e vicesindaco Giuseppe Boschini – e ha dimostrato che i cittadini hanno ancora voglia di occuparsi della cosa pubblica. Si è trattato di un percorso che ha richiesto molto impegno e lavoro: ringrazio non solo le 100 persone selezionate, ma tutti coloro che si sono resi disponibili”. L’assessore precisa inoltre che “l’Amministrazione presterà grande attenzione alle 32 proposte emerse dal percorso e si impegna a dare a tutte una risposta formale. L’occasione per farlo – anticipa Boschini – sarà il momento di avvio dell’adozione del documento preliminare del Psc, che dovrebbe esserci già in settembre”.
Dalle nuove soluzioni abitative alla riqualificazione del patrimonio esistente, dalla rete ciclabile al trasporto pubblico, dalle aree verdi agli spazi polifunzionali di vicinato, alle azioni a favore delle attività imprenditoriali. Sono vari gli aspetti toccati nelle 32 proposte presentate nell’incontro pubblico di questa mattina dai 100 cittadini che hanno preso parte al percorso partecipativo sul Psc “100 per Modena” divisi in quattro gruppi corrispondenti alle Circoscrizioni.
In generale, la richiesta è di una città più bella e vivibile, con interventi di riqualificazione residenziale, produttiva, culturale, sociale, di recupero di aree degradate e con azioni migliorative sulle arterie di accesso alla città e sull’arredo urbano. Secondo i 100, inoltre, priorità dell’Amministrazione deve essere la promozione di nuove soluzioni abitative, come il social housing, il cohousing, lo sviluppo di progetti specifici per favorire il mix sociale, l’Agenzia casa, la previsione di incentivi per le neofamiglie, l’affitto convenzionato, le residenze temporanee per studenti e lavoratori fuori sede, e i Peep.
Le aree verdi vanno valorizzate e bisogna prevedere un sistema di corridoi il più possibile continui e accessibili, destinati a orticoltura o verde urbano. Devono essere individuati spazi di tessuto cittadino da destinare all’agricoltura con finalità sociali (il gruppo di lavoro della Circoscrizione 2 pensa a una vera e propria promozione delle fattorie didattiche), fornendo immobili pubblici in concessione a privati per la riqualificazione agricola e sociale. I gruppi di lavoro delle Circoscrizione 1 e 4, evidenziano che le aree F devono essere mantenute unicamente a servizi e, in particolare, quello della 1, ritiene che la zona di via Cannizzaro/via Aristotele vada destinata a parco urbano nel rispetto dell’habitat e delle falde acquifere sottostanti.
Per tutti i partecipanti attenzione va prestata alla sostenibilità ambientale, prevedendo incentivi alla riqualificazione energetica degli edifici, come facilitazioni ai finanziamenti, e stilando un albo delle imprese certificate a operare nel settore. Va inoltre sollecitato un minor spreco di risorse idriche a uso domestico e devono essere individuati sistemi di raccolta dell’acqua piovana.
Le interconnessioni ciclabili e pedonali vanno migliorate, mettendo in sicurezza i percorsi esistenti e operando una ricucitura, in modo da ottenere un sistema ciclabile radiale e circolare, con corsie preferenziali lungo le direttrici urbane principali e nuovi percorsi anche direttamente sulla sede stradale. Sotto il mirino dei quattro gruppi anche il Trasporto pubblico locale, di cui si chiede una revisione sulla base di un attenti studio di flussi, utenza e struttura urbana, con l’introduzione di corsie preferenziali, l’intensificazione di percorsi e fasce orarie e con azioni che favoriscano il trasporto misto. Della revisione deve far parte, per il gruppo della Circoscrizione 3, anche il trasporto ferroviario Modena-Sassuolo, che attraverso una strategia intercomunale deve essere potenziato in termini di fermate e corse. A bici e autobus dovrà inoltre essere dedicata, dopo il recupero, la fascia ferroviaria Modena-Rubiera.
Da più parti arriva il no a nuove grosse strutture commerciali e si chiedono piuttosto incentivi al commercio di vicinato con piccole botteghe. Il gruppo della Circoscrizione 1, in particolare, oltre a favorire la residenza in centro storico, chiede di incentivare l’apertura di piccole attività artigiane e di commercio, che possano essere centri di formazione sul mestiere. A sostegno dell’imprenditoria vanno incentivati il coworking, cohousing, la concessione di contenitori pubblici per la creatività e l’innovazione e reso più agevole l’iter per chi ha attività imprenditoriali individuali. Bisogna incrementare i centri e i servizi di vicinato, favorendo l’aggregazione giovanile e collaborando con le associazioni locali, e si deve agevolare il telelavoro con il potenziamento delle infrastrutture tecnologiche, anche come intervento a favore delle donne madri nella conciliazione tra vita e lavoro (vengono richiesti spazi comuni e l’incentivazione di asili aziendali).
I gruppi delle Circoscrizioni 2 e 3 chiedono la restituzione alla città del Palazzo Ducale, con l’apertura al pubblico per uso culturale e turistico, la creazione di sinergie tra militari e cittadini e l’individuazione di aree alternative per i militari.
Il gruppo della Circoscrizione 1, infine, mette tra gli obiettivi anche l’istituzionalizzazione dell’utilizzo di percorsi partecipativi per decisioni con ricadute rilevanti sulla vita dei cittadini.