“La Cisl Emilia Romagna, in peno accordo con le ragioni formulate in questi giorni dalla Cisl bolognese, ribadisce un convinto e incondizionato sostegno all’opzione B del referendum consultivo bolognese sull’abolizione dei fondi comunali destinati alle scuole dell’infanzia paritarie a gestione privata”.
E’quanto dichiarato questa mattina da Giorgio Graziani, segretario generale regionale della Cisl, a margine di una riunione della segreteria regionale. “La Cisl – ha proseguito il sindacalista – fin dalla sua fondazione, ha sempre posto tra i valori fondanti quello della sussidiarietà ed è del tutto evidente come un dinamico rapporto integrato tra pubblico e privato possa essere un valore aggiunto per la crescita economica, sociale e culturale della comunità”. “D’altro canto – sottolinea Graziani – è stata la stessa Regione Emilia-Romagna, nel ’95, con la legge regionale n.52, a riconoscere il sistema integrato delle scuole per l’infanzia, sostenendone la sua qualificazione e diffusione territoriale”.
Quindi, a poche ore dal voto sul referendum che vede la Cisl bolognese impegnata per l’opzione B a difesa del sistema integrato tra scuola pubblica comunale e scuola paritaria, anche la CISL Emilia Romagna ribadisce, come peraltro ha fatto già nell’ultimo Congresso regionale, il pieno appoggio all’operato della propria struttura territoriale e al Comitato “+scuolextutti” affinché “si faccia tutto il possibile per preservare il modello integrato bolognese, soprattutto in un momento di crisi e di risorse calanti”.“Il referendum – conclude il segretario della Cisl regionale – resta uno strumento straordinario di democrazia, purché non se ne abusi o, come in questo caso, non diventi un paravento ideologico totalmente scollegato dalla realtà”.