Il Regolamento dell’Unione delle Terre d’Argine per l’assegnazione definitiva degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (Erp) è stato approvato ieri, mercoledì 22 maggio, dal Consiglio dell’ente associato. Prima della discussione su questa delibera sono stati dibattuti due ordini del giorno, l’uno presentato da Giovanna Zironi (Rilanciamo Soliera nelle Terre d’Argine) e l’altro dal Pd (firmatari Marco Bagnoli e Daniela Depietri). Il documento di G.Zironi invitava il Consiglio ad adottare il principio di residenzialità storica nell’assegnazione delle risorse sociali e a tenere in considerazione l’adozione di un sistema di residenzialità proporzionale e che assegni più punti a chi ha risieduto più tempo all’interno della comunità. L’odg del Pd invece, richiamando il principio ‘contributivo’ che non può però essere equiparato al termine di ‘residenzialità storica’, invitava la Giunta dell’Unione a tenere in considerazione l’indicatore relativo all’anzianità di residenza privilegiando sempre in ogni caso la situazione reale dei cittadini e delle famiglie in stato di bisogno nella definizione delle graduatorie e assegnazione di aiuti. I sostenitori del primo odg hanno spiegato che quello di ‘residenzialità storica’ non è un concetto razzista (G.Zironi), e che il concetto di ‘principio distributivo’ non era chiaro (Palumbo, Articolo 3 e Rossi, Lega nord) mentre la consigliera Depietri ha sottolineato invece come in caso di emergenza l’anzianità di residenza non può essere considerata criterio vincolante. E se Benatti (PdL) ha accusato il Pd di fare ‘razzismo al contrario’ chiedendo a chi governa l’Unione di dire piuttosto come arginare chi si approfitta dei fondi pubblici, l’assessore alle Politiche sociali Stefania Zanni ha ribadito che i punteggi basati anche sulla residenza possono essere utilizzati in caso di servizi di lunga durata: “i controlli ci sono tanto che qualcuno ad esempio ha dovuto restituire i soldi dei C.a.s. percepiti indebitamente – ha detto – ma se avete segnalazioni sui ‘furbetti’ fatele nel modo dovuto”. Luca Lamma (consigliere indipendente) ha chiesto di mandare a casa chi sfrutta gli aiuti locali e di dare le case “a chi è di qui” mentre Fabbri (Progetto Comune per Novi, Rovereto e S.Antonio) ha chiesto invece di trovare una mediazione tra i due odg. Bagnoli ha infine chiuso il dibattito indicando nel principio di realtà quello che ha informato di sé il documento da lui co-firmato, “senza voler accusare nessuno di razzismo”.
Dopo una breve sospensione sollecitata dal Presidente dell’Unione Giuseppe Schena per cercare di arrivare ad un documento unico “visto che i due odg riconoscono ambedue il principio della ‘residenzialità storica” si è tornati in aula dopo avere apportato alcune modifiche ai due odg: quello firmato da Giovanna Zironi infatti considerava nel dispositivo finale anche la dicitura “a parità di bisogni e salvo le emergenze” mentre quello del Pd invece vedeva sempre nel dispositivo finale cancellata l’indicazione a tenere in considerazione il principio contributivo all’interno del quale contemplare anche l’anzianità di residenza. Al momento del voto il primo odg è stato approvato da tutti i gruppi presenti in Consiglio, mentre il secondo ha avuto l’ok dal gruppo Pd, da Progetto Comune, dal PdL, da Articolo 3, da Sinistra per le Terre d’Argine, da G.Zironi, contrari Lega nord e Luca Lamma.
Si è passati poi al dibattito sul Regolamento dell’Unione delle Terre d’Argine per l’assegnazione definitiva degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (Erp), per la prima volta con contenuti uniformati per tutti e quattro i comuni membri. Come ha spiegato in aula l’assessore Zanni sono 775 gli alloggi ERP nell’Unione e ne sono stati assegnati 16 nel 2012 e 26 nel 2011. “Si è scelta la strada del bando aperto e non chiuso, e questa è la prima grossa novità: ogni sei mesi si potranno così aggiornare le graduatorie e la domanda si potrà fare in qualsiasi momento; è prevista poi una graduatoria speciale per i nuclei con disabili, mentre il principio della ‘residenzialità storica’ è sancito prevedendo un punto per anno di permanenza”. Luca Lamma ha proposto a questo punto di raddoppiare il periodo di permanenza o di attività lavorativa sul territorio che dà punteggio, da 5 a 10 anni, proponendo un emendamento al comma A12 del Regolamento. Daniela Depietri ha sottolineato come il vero problema sia la mancanza di una politica abitativa statale che aumenti il patrimonio pubblico edilizio a disposizione e come sia necessario anche l’adeguamento della Legge regionale 24 che definisce parte delle norme a cui questo Regolamento si ispira, ad esempio per quello che riguarda la definizione dell’Isee. G.Zironi ha segnalato il fatto che molti iscritti a queste graduatorie per la casa popolare abbiano alloggi al sud nei quali tornano d’estate e che l’ambito geografico delle proprietà eventualmente possedute richiesto dal Regolamento è poco vasto, mentre Paolo Zironi (Pd) ha spiegato che il punteggio sulla permanenza sul territorio cerca di evitare il fenomeno del nomadismo. Il consigliere Benatti ha affermato dal canto suo che questi punteggi comunque spostano poco, “e lo si vede quando si fanno le simulazioni”, criticato gli enti locali che quando comprano case lo fanno spendendo male e indicato nelle modalità di uscita dalle graduatorie un fattore importante quanto quelle di entrata “perché l’ERP non può essere che uno strumento temporaneo, non garantito a vita”. E se Alboresi (Lega nord) ha sostenuto l’emendamento di Lamma l’assessore Zanni in sede di replica ha spiegato che molte delle osservazioni dei consiglieri riguardavano norme sancite dalla Legge regionale e che il Regolamento dell’Unione non può non considerare. “Chi è nella casa popolare ha diritto di rimanerci, fatti salvi i ‘furbetti’. Acer controlla e sfrattiamo chi non paga. E’vero che lo Stato centrale è assente sulle politiche abitative a differenza della Regione ma il 95% di chi abita in alloggi Erp è qui da almeno 20 anni”.
L’emendamento presentato da Lamma ha ottenuto i voti dei consiglieri Lamma, Palumbo, G.Zironi, Benatti e Alboresi, contrari gli altri: il Regolamento invece ha ottenuto l’unanimità dei voti ad eccezione di quelli di Lamma (contrario) e Alboresi (astenuto).