(Adnkronos) – ”Il Nord e’ sull’orlo di un baratro che trascinerebbe tutto il nostro Paese indietro di mezzo secolo”.”Per tornare al nord trainante – dice- le vie sono quelle che abbiamo detto: credito, fisco, giustizia, semplificazione, infrastrutture, uno stato amico”.
”Il motore dello straoridnario modello economico e produttivo del Nord batte in testa e manda chiari segnali di allarme che non possiamo lasciare cadere inascoltati, se si vuole che il nostro Paese, tutto, abbia un futuro”. Cosi’ il leader di Confindustria, Giorgio Squinzi, pone con forza la ‘questione settentrionale’ da affrontare ”con decisione” insieme al rilancio del Mezzogiorno. ”Se Atene piange, Sparta non ride”, sintetizza per fotografare la situazione tra Nord e Sud.
La scelta del governo sul finanziamento della cig in deroga “comporta il rischio concreto di creare altra disoccupazione”. Il leader di Confindustria critica l’esecutivo sul modo con cui ha reperito le risorse per finanziare gli ammortizzatori. Una scelta su cui “non nascondo la mia contrarieta’”, prosegue. “Le risorse destinate a sostenere l’occupazione, le politiche attive, la produttivita’ non devono essere impiegate per altri fini. Per questo vanno reintegrate”.
”Se per qualche ragione il nostro credito venisse usato per altri fini, chi ci governa sappia che il rapporto con gli imprenditori sara’ compromesso irreparabilmente”.
“Io credo che gia’ forse alla fine di quest’anno ma sicuramente nel 2014 vedremo un cambio di disegno, non possiamo perdere questa opportunita’: dobbiamo impegnarci tutti per essere pronti all’appuntamento con la ripresa che verra’”. Ha aggiunto il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi al termine dell’assemblea di Viale dell’Astronomia.