Chiede conto, con un’interpellanza, dei costi e degli esiti dei ricorsi alla Corte Costituzionale il Consigliere Andrea Pollastri (PdL).
Secondo quanto recita lo Statuto dell’Emilia-Romagna, la Giunta può appellarsi alla Corte Costituzionale contro leggi e provvedimenti del Governo centrale quando si ritiene che siano illegittimi, oppure debordino in competenze che, secondo quanto previsto dalla Costituzione, sono esclusive della Regione o, ancora, non sia chiaro a chi spettino.
Sempre lo Statuto prevede che la Giunta, dopo aver presentato ricorso, ne dia notizia durante la prima seduta disponibile dell’Assemblea Legislativa.
“Sono trascorsi tre anni dall’inizio di questa Legislatura – spiega Pollastri – e diverse volte ho sentito annunciare in Aula l’apertura di un contenzioso con lo Stato ma non si è mai avuta informazione sui costi e sui risultati.
Per questo ho ritenuto opportuno presentare un’interpellanza per conoscere quanti siano i ricorsi aperti dal 2010, quali le cifre pagate dai contribuenti emiliano-romagnoli per spese legali e accessorie e in quanti casi si abbia avuto esito favorevole per la Regione Emilia-Romagna”.