È uno dei passaggi dell’intervento svolto in aula dal Consigliere regionale Andrea Leoni nel corso della comunicazione della Giunta regionale dell’Emilia Romagna ad un anno dal sisma che ha colpito le province di Modena, Reggio Emilia e Bologna.
“Ad un anno dal terremoto, dobbiamo ricordare chi ha perso la vita e chi ha avuto la vita rovinata dal sisma. Non dobbiamo dimenticare l’opera meravigliosa dei tantissimi volontari che hanno prestato la loro preziosa opera. Ci vuole però la franchezza di dire, con responsabilità, che c’è ancora un mare di cose da fare. Nel rivendicare la mia azione operosa, fatta di tante sollecitazioni e mai di populismo debbo registrare che alcune delle nostre proposte sono state accolte ma non tutte. Diverse richieste sono rimaste lettera morta. Purtroppo la mia risoluzione sulla ‘no tax area’ selettiva è stata bocciata dalla maggioranza di sinistra, senza un’adeguata verifica, già nella seduta di ferragosto del 2012. Era ed è ancora oggi una proposta seria, fattibile e non populista. Tacciare di demagogia chi la propone non è serio. Molte delle cose che avevo detto nel corso del mio primo intervento di ormai ancora un anno fa sono ancora attuali. Conoscendo l’imprinting dirigista della Regione Emilia Romagna avevo messo in guardia di fronte al ‘pericolo’ burocrazia. Oggi ci troviamo di fronte ad una burocrazia farraginosa, ingombrante e frammentaria. Sappiamo bene che troppa burocrazia rischia di fare ancora maggior danni di quelli già devastanti del sisma. Gli emiliani sono bravi, si rimboccano le maniche e sono abituati a non aspettare l’aiuto pubblico ma questo non può essere una scusa per non fare tutto quello che serve per far tornare quei territori come erano prima di un anno fa.”