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Nel 2012 Sacmi tiene nei volumi e guarda al futuro nell’innovazione

La crisi economica non allenta la presa, ma Sacmi tiene, a suon di innovazione e investimenti. Si può sintetizzare così il bilancio consolidato del Gruppo per il 2012, presentato all’assemblea dei Soci il 18 maggio scorso.

Sacmi chiude infatti l’esercizio con un risultato economico consolidato pari a 23,9 milioni di euro, in decremento di 8,6 milioni rispetto al 2011. Mentre il fatturato si attesta a quota 1,24 miliardi di euro, – 4,6% in termini percentuali rispetto al 2011.

Un anno, dunque, particolarmente impegnativo – rispetto al più che positivo esercizio 2011 – che eppure ha visto una riduzione dei volumi di pochi punti percentuali a fronte di un contesto nazionale ed europeo di grave e perdurante stagnazione. Il tutto, a fronte di un rallentamento di economie emergenti come Cina e India oramai mercati di sbocco strategici per aziende come Sacmi, fortemente internazionalizzate.

Da sempre orientato all’innovazione di prodotto e di processo e capace di tenere alto il valore degli investimenti anche durante gli anni della crisi, il Gruppo Sacmi ha visto anche nell’esercizio 2012 investimenti consistenti nell’ambito della R&S, accanto al continuo perfezionamento della gamma di offerta, confermando le scelte strategiche avviate da tempo e gettando così le basi per resistere alla crisi e guardare al futuro. Nel corso del 2012 il totale degli investimenti lordi realizzati – finalizzati al potenziamento delle strutture aziendali del Gruppo sia produttive sia di servizio – supera infatti i 40 milioni di euro.

Soddisfazione per i risultati ottenuti in un contesto economico particolarmente critico è stata espressa dal direttore generale del Gruppo, Pietro Cassani, che ha anche sottolineato come “le azioni intraprese in questi anni mostrino una loro efficacia anche nelle prospettive del 2013, che appaiono positive e allineate al budget”.

Guardando ai singoli business, il Ceramics prosegue nel 2012 il percorso di investimenti volti alla riduzione dei consumi energetici, per ridurre i costi specifici dei manufatti e realizzare processi produttivi sempre più flessibili e automatizzati. In particolare, è proseguita l’attività di Ricerca&Sviluppo sulla decorazione a secco e umido, pressatura delle lastre ceramiche, nuove soluzioni per ottimizzare il colaggio dei sanitari e per la sinterizzazione di polveri metalliche. Continuano poi gli investimenti nel settore delle macchine per i laterizi, dove Sacmi ha raggiunto una leadership mondiale.

Anche il Beverage&Packaging spinge sull’innovazione, con la messa a punto di soluzioni per ridurre il peso – e quindi i costi – dei contenitori con un’automazione crescente delle soluzioni resa possibile dalla Divisione Automation, che opera al servizio di tutti i business del Gruppo. Il Beverage, in particolare – che dal 2009 riunisce in un’unica logica produttiva e commerciale tutte le singole eccellenze del Gruppo – ha visto investimenti notevoli per realizzare una nuova gamma di riempitrici ed etichettatrici capaci di fare la differenza in termini di velocità e flessibilità produttiva, a partire dai progetti COMBO PAM-SBF – che riunisce le migliori competenze sviluppate in materia di soffiatrici e produzione di preforme – e IPS, la nuova pressa che sfrutta la tecnologia dell’iniezione caratterizzata da innovativo sistema di gestione e controllo e, ancora, da performance produttive eccellenti.

Progettazione, costruzione e collaudo di macchine per la produzione di capsule sempre più veloci, flessibili ed economiche è stato il “must”, nel 2012, anche per la Divisione Closures&Containers, ove funzionano a pieno regime i progetti CCD – la nuova macchina per la produzione di tappi a corona – e CBF, l’innovativa “piattaforma tecnologica” per la produzione di contenitori che sfrutta tutti i vantaggi della tecnologia della compressione. Piccolo tonnellaggio e “full electric” sono stati invece il terreno d’azione della Divisione Plastics – con Negri Bossi – accanto alla ricerca di nuove soluzioni sull’alto tonnellaggio con l’esperienza consolidata di Sacmi Bi-Power.

Ottimo l’andamento di tutte le società tedesche del Gruppo, insieme alle “filiali” sudamericane Sacmi Do Brasil e Sacmi De Mexico, mercati che continuano a mostrare particolare dinamicità. Positivi infine – a dispetto della stagnazione del mercato domestico – i risultati di Sacmi Iberica e, a casa nostra, della sassolese Nuova Sima, che ha inglobato la Nuova Fima, un’operazione grazie alla quale Sacmi ha restituito una prospettiva industriale – e anche occupazionale – a questa azienda, con ricadute positive sull’intero distretto. Ampiamente profittevoli infine i risultati del business del cioccolato, con la newco Carle&Montanari Holding, detenuta in quote paritarie da Sacmi e Ima, che ha messo a segno nel 2012 una crescita a due cifre sia dei margini sia dei volumi di vendita.

Contestualmente all’approvazione del bilancio 2012, l’Assemblea dei Soci ha eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione per il prossimo triennio 2013-2015. Confermati Paolo Mongardi (già vicepresidente), Giuliano Airoli, Massimo Cavalli e Marco Sozzi, che saranno affiancati dal nuovo entrato Lorenzo Mimmi. Alla vicepresidenza il nuovo Consiglio di Amministrazione ha eletto Giuliano Airoli, alla presidenza Paolo Mongardi, che riceve il testimone da Domenico Olivieri.

In carica da 12 anni, non rieleggibile per motivi statutari e regole aziendali, Olivieri andrà a ricoprire altri importanti incarichi all’interno del Gruppo, in particolare nella holding delle partecipazioni HPS in cui opererà nel ruolo di amministratore delegato, insieme a Pietro Cassani. Olivieri manterrà il ruolo di vicepresidente sia in Legacoop Imola sia in ANCPL (Associazione nazionale Cooperative produzione e lavoro) e gli altri incarichi nel movimento cooperativo.

 

 

















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