La seduta del Consiglio comunale di Carpi di giovedì 9 maggio è stata dedicata in buona parte all’approvazione dell’atto integrativo al contratto di servizio di distribuzione del gas naturale. Come ha ricordato l’assessore all’Ambiente Simone Tosi la delibera in questione “ha l’obiettivo di definire i criteri per dare un valore alle reti in previsione della messa a gara del servizio, con un atto integrativo che segue – ha detto – l’evoluzione normativa dal 2003 ad oggi (da quell’anno la vendita del gas è libera,ndr.). La gara definirà l’operatore che dovrà garantire manutenzione e mantenimento in efficienza della rete di distribuzione del gas, oltre che gli investimenti su di essa. E’previsto causa sisma un lasso di tempo ulteriore di 15 mesi prima di arrivare alla gara: l’obbligo per il gestore eventualmente subentrante è quello di assumere tutto il personale esistente. Sarà Modena, il centro più importante dell’ambito territoriale che comprende anche Carpi, e che ha 250 mila clienti circa, a bandire la gara e a fungere da stazione appaltante”.
Giancarlo Palmieri, amministratore delegato di As Retigas srl, ha spiegato al civico consesso che la gara, che definirà anche la proprietà di reti ed impianti, dovrebbe svolgersi nel 2015 e aggiudicare una concessione valida 12 anni. “A causa dell’indeterminatezza della legislazione nel definire i valori della rete dobbiamo ora chiarirli – ha spiegato – Questo atto integrativo definisce dunque per Comuni e gestori le modalità di valorizzazione industriale e non contabile e pure un prezziario che indichi un valore finale da inserire nel bando di gara, per l’eventuale indennizzo al nuovo gestore subentrante all’attuale”. “Non stiamo mettendo a gara azioni Aimag – ha replicato Tosi ad un’osservazione del capogruppo della Lega nord Argio Alboresi – ma la rete di distribuzione. Le azioni sono il valore della rete conferita a suo tempo dal Comune ad Aimag. Nel caso di un indennizzo saranno i Consigli comunali a decidere come utilizzarlo ma questo è un film che spero non vedremo. Aimag parteciperà alla gara, che avrà un taglio europeo; credo e spero anche Hera”.
Numerose le domande giunte dai rappresentanti dei cittadini, in particolare da Andrea Losi (capogruppo Carpi a 5 Stelle), ma anche da Roberto Andreoli e Cristian Rostovi (PdL) e Giliola Pivetti (capogruppo ApC). Ad esse hanno risposto sia Tosi che Palmieri che il dirigente comunale Norberto Carboni: in particolare quest’ultimo ha spiegato come Aimag abbia la proprietà di una parte della rete gas, As Retigas ne abbia acquisite altre parti mentre l’ente locale possieda la rete legata alle lottizzazioni post 2006. Palmieri invece ha detto che la consulenza tecnico-legale per definire l’atto integrativo è della Utiliteam di Milano e che il Comune dovrebbe cedere ad Aimag anche le ultime lottizzazioni concluse “che in base ad una valutazione ‘spannometrica’ potrebbero avere 2 milioni di euro di valore, 5 in tutto il bacino Aimag” per valorizzare al meglio i meccanismi della gara e non rischiare così una remunerazione modesta per l’ente locale, “ovvero il 7.65% l’anno sul valore che l’Autorità nazionale per l’acqua e il gas ha riconosciuto, un valore che degrada anno dopo anno e dunque sui 12 anni non raggiungerebbe i 2 milioni”. La stazione appaltante inoltre rimarrà attiva per 12 anni e avrà un costo pari all’uno per cento dell’intero valore complessivo delle tariffe di un ambito territoriale. Rispetto agli ordini di grandezza nei rapporti tra Aimag ed Hera Palmieri ha poi spiegato che nell’ambito di riferimento tra le due aziende multiservizi la percentuale è rispetto agli utenti del 50% a testa, alla lunghezza della rete del 65% contro il 35% e al gas distribuito del 56% contro il 44%, con 500 milioni di metri cubi/anno distribuiti. “Aimag ha un grande know how per il gas e ha le carte in regola per giocare un ruolo in questa gara – ha detto Palmieri – alla quale sono interessati a partecipare tanti soggetti. E’auspicabile che Aimag definisca una strategia di alleanze con un partner industriale come Hera, visto che guardiamo anche all’ambito del mantovano”.
E se Tosi ha risposto a Losi che non ha senso convocare il Consiglio comunale per ogni modifica che non cambia la natura sostanziale dell’atto integrativo quest’ultimo ha comunque proposto una mozione d’ordine per sospendere la discussione sulla delibera all’ordine del giorno “perché voglio che si approfondisca la questione del valore delle reti del Comune” sostenuto in questo da Alboresi. Il Sindaco Enrico Campedelli ha allora preso la parola per ribadire che “si tornerà in Consiglio per i vari passaggi che ci porteranno a questa gara; ora iniziamo con questo primo passo per metterci nelle condizioni di vincerla, anche fuori ambito”. La mozione di Losi è stata poi messa ai voti e non approvata. Lo stesso esponente grillino ha poi aperto gli interventi ricordando come l’Europa non imponga l’obbligo di mettere a gara la distribuzione del gas e leggendo a conforto di questa sua tesi una nota di un avvocato olandese. “Non è stato poi fatto un passaggio in Consiglio comunale relativamente al conferimento ad As Retigas del servizio di distribuzione del gas da parte di Aimag, cosa non legale”; Alboresi ha invece sottolineato come il servizio esista a Carpi dal 1965 “ma voi ve lo siete monetizzato. E i soldi dell’eventuale indennizzo ve li spenderete voi per il Pd e non per i carpigiani. Questa mossa è un passo che non porta da nessuna parte”. Roberto Benatti (PdL) ha esordito ricordando che a suo parere “al cittadino non interessa di chi è il tubo che porta il gas ma che questo ci sia. Discutere di soli prezzi senza arrivare al vero valore delle reti è poco utile. Voi e Aimag sapete già quant’è questo valore e volete evitare di dirlo per tenervi le mani libere in funzione della gara…Non sappiamo dove ci porterà questa decisione, demandando ad Aimag decisioni importanti che invece dovrebbero essere i Consigli comunali a prendere delegando a loro volta i Sindaci nell’assemblea dei soci. Non avalleremo questa scelta senza una condivisione politica, senza conoscere percorso e punto di arrivo”. E se Paolo Gelli (Pd) ha sottolineato come il tema delle liberalizzazioni è complesso, che le gare hanno il fine di garantire minori prezzi e migliori servizi per l’utente “e che comunque il passaggio sulla gara lo faremo in questo Consiglio” il capogruppo PdL Roberto Andreoli ha stigmatizzato il fatto che questa Giunta ha fatto di tutto per procrastinare la gara, legittimamente, “ma in questo modo dal 2000, data dell’approvazione del Decreto Letta, arriveremo a farla nel 2016…Non ci avete dato gli strumenti per valutare se il valore delle reti è giusto, avrei fatto mio questo se fosse stata l’Autorità a definirlo. Io credo – ha spiegato – che questa gara si perderà: e in questo caso come andranno gestiti i soldi dell’indennizzo? Vista anche la composizione del Governo attuale la Giunta avrebbe dovuto pensare ad un’apertura al contributo di tutte le forze politiche. Ciò poteva rappresentare un passo in avanti, mantenere mura su Aimag è una visione vecchia”.
Andrea Losi ha poi proposto un emendamento al dispositivo a pagina 7 della delibera mentre l’assessore Tosi ha ricordato che la vendita del 25% di azioni dell’Aimag ha permesso al Comune di rinegoziare mutui e fare investimenti. “Ripeto che dovremo tornare in Consiglio per discutere i valore delle reti e gli indirizzi per il bando di gara. L’obiettivo principale – ha concluso – è quello di garantire il miglior servizio possibile agli utenti al minor costo possibile e valorizzare gli asset di Aimag”. Giancarlo Palmieri dal canto suo ha ‘svelato’ il valore 2013 della rete di distribuzione del gas al Consiglio: 115 milioni di euro quella di Aimag, 40-45 quella di Sorgea, 85-90 quella di Hera (dati stimati gli ultimi due, ndr.). Il Sindaco Campedelli ha poi affermato che il bando di gara dovrebbe essere pronto nel novembre 2014, anche con lo spostamento di 15 mesi causato dal sisma, rammentando che nel 2016 si andrà a gara per il servizio rifiuti e nel 2024 per quella del servizio acqua. E se in sede di dichiarazione di voto Giliola Pivetti ha detto che in Commissione erano state date informazioni diverse e comunque non sufficienti al civico consesso il collega Alboresi si è chiesto se fosse costituzionale procedere in questo modo da parte dello Stato mentre infine il consigliere Losi ha ribadito che “il Consiglio dovrebbe avere più elementi di conoscenza, tanto è vero che non ravvedo la necessità urgente di parlare ora di questo tema”.
Dopo che l’emendamento Losi (che chiedeva di “impegnare il Sindaco e i dirigenti responsabili ad informare il Consiglio rispetto ad eventuali modifiche agli schemi approvati e di sottoporli all’approvazione del civico consesso”) è stato votato (a favore solo il firmatario, astenuta ApC, contrari gli altri presenti) si è andati all’atto conclusivo relativo alla delibera in discussione: i consiglieri Lamma e Russo e i gruppi Carpi a 5 Stelle, Lega nord e PdL hanno votato contro questo atto, ApC si è astenuta e Pd e Idv hanno votato invece a favore.