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Decreto del Governo, on. Baruffi (PD): “Rispettati gli impegni”

Davide-BaruffiA venti giorni dal suo insediamento il Governo Letta vara un decreto che sospende l’Imu per le prime case, rifinanzia gli ammortizzatori sociali, proroga i precari della Pubblica amministrazione e taglia gli stipendi a ministri e sottosegretari. Ecco la dichiarazione in proposito del deputato modenese Pd Davide Baruffi componente della Commissione Lavoro della Camera:

«Il decreto varato oggi del Consiglio dei ministri rispetta gli impegni assunti in Parlamento e col Paese, rispondendo alle prime emergenze sociali che sono il lavoro e i redditi delle famiglie. Non può che essere accolto con soddisfazione questo provvedimento che, per quanto provvisorio e parziale, insieme al decreto sui pagamenti alle imprese, segna una netta inversione di tendenza nelle politiche per la crescita e il lavoro. In particolare sul lavoro si sono colte due priorità che costituiscono una vera e propria emergenza, ribadite al ministro Giovanni ancora due giorni fa in Commissione alla Camera: il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga (provvedimento che coinvolge migliaia di persone solo in provincia di Modena, altrimenti a reddito zero) e la proroga dei contratti in scadenza della Pubblica amministrazione (migliaia di posti di lavoro, per lo più giovani e donne “diversamente disoccupati” e senza ammortizzatori sociali). Si tratta naturalmente di provvedimenti di emergenza, su cui Governo e Parlamento dovranno tornare: se per l’Imu si rinvia, infatti, a una riforma organica da approntare entro agosto – e il Pd ribadisce la necessità di salvaguardare maggiormente gli immobili strumentali delle imprese – per quanto riguarda la cassa in deroga occorrerà invece concepire risposte più differenziate e selettive, in un quadro di riforma organica e di estensione degli ammortizzatori sociali. Ma quel che conta è aver dato qualche certezza in più ai lavoratori che attendevano da tempo un segnale positivo. Valuteremo con maggior attenzione il testo del decreto e il Pd si impegna fin d’ora a migliorarne i contenuti in sede di conversione, assicurando che anche le risorse sottratte dalla produttività saranno ripristinate – come assicurato dal ministro Saccomanni – e che se i soldi per la cassa dovessero non bastare bisognerà reperirne altri in autunno. Ci sono poi altri fronti importanti aperti, come il sostegno ai contratti di solidarietà, che troveranno la giusta attenzione. Infine va riconosciuto che, dopo tanto tempo, arriva un segnale positivo anche per i lavoratori del pubblico impiego, in questo caso precari. Auspico che si passi finalmente dalla litania sui “fannulloni” al riconoscimento dei diritti di milioni di lavoratori e lavoratrici, a partire dalla rimessa in discussione del blocco dei contratti, che da troppo tempo congela i loro redditi e la loro professionalità».

 
















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