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Sassuolo: Nizzoli (Pdl) su voto del 14 maggio al bilancio consuntivo 2012

camilla_nizzoli_pdl_sassuoloIl 14 Maggio 2013 siamo stati chiamati a rivotare il conto consuntivo 2012, uno strumento contabile che ha chiuso con un risultato positivo di ca. 1.300.000 euro e che pur tra mille difficoltà ha rispettato per poche migliaia di euro il patto di stabilità.

Se il Consiglio comunale avesse bocciato il consuntivo, per il nostro Comune si sarebbe aperto un lungo periodo di commissariamento prima di poter votare per un nuovo Sindaco ed un nuovo Consiglio comunale nella prossima primavera.

Questa deleteria ipotesi è stata scongiurata grazie al senso di responsabilità che alcuni Consiglieri si sono assunti nei 15 giorni che hanno diviso la prima dalla seconda votazione e a loro va il mio personale ringraziamento.

Un ringraziamento particolare all’amico e Consigliere Francesco Battani che si era espresso con voto favorevole nel Consiglio del 30 Aprile. Francesco le motivazioni le ha date, e se la sinistra vuole continuare con le solite congetture e malevoli supposizioni, facciano pure ci siamo abituati, è un teatrino che conosciamo bene.

Apprendo ora e non ne conosco quindi le motivazioni, che anche Francesca Gottardi lascia il Consiglio Comunale. Francesca con il suo voto ha dimostrato grande senso di responsabilità e a lei va tutta la mia stima e i migliori auguri per la sua vita.

E’ bene che si sappia ripetendolo all’infinito, che sul Comune pesa e peserà per decenni l’indebitamento contratto dall’amministrazione passata con SGP oltre 60 milioni di euro di debiti contratti dal 2006 al 2009 per i quali, è l’attuale amministrazione Caselli e l’intera città che oltre a pagarne le conseguenze ne stanno ancora pagando anche le fatture.

Il percorso di risanamento è stato avviato da questa Amministrazione, ed eravamo noi a dover garantire la continuità del percorso di risanamento ed assumerci sino in fondo la responsabilità di far si che quanto era stato promesso fosse portato a termine entro la fine del mandato. Noi e nessun altro, nemmeno un commissario.

Dovevamo farlo noi e lo dovevamo a quei 10.204 cittadini che hanno voluto Caselli alla guida del Comune e che ci hanno chiesto di governare la città dopo 60 anni di dominio della sinistra, non lo poteva e non lo doveva fare un commissario.

E glielo dovevamo, lo dovevamo a 10.204 persone e anche a chi non lo ha votato perché è verso tutti che si è preso l’impegno di risanare SGP ed iniziare un’inversione di tendenza eliminando gli sperperi e continuando con l’azione già intrapresa del taglio alla spesa.

Lo dovevamo fare noi, senza scappare dalle nostre responsabilità lasciandole invece a chi, pur se sicuramente competente, Sassuolo la conosce solo sulla cartina geografica. Dovevamo evitare 11 mesi di paralisi perché è bene ricordare che con un commissario la città si sarebbe fermata.

Il Comune non poteva e non doveva cadere per volere di pochi e per volere anche di chi in corso d’opera si è tolto la casacca sistemandosi in un’altra poltrona credendo di potersi esimere dal prendersi delle responsabilità politiche e per volere di chi ha cambiato bandiera dopo aver giurato fedeltà all’attuale maggioranza e al Sindaco.

Anche se è vero che la Legge lo consente, è la morale che dovrebbe impedirlo e alla prossima tornata elettorale, i cittadini, che non dimenticano, se ne ricorderanno sicuramente.

Il voto del 2009 espresso dai 10.204 cittadini doveva essere rispettato sino alla scadenza del mandato di Caselli. Dovevamo evitare conseguenze che sarebbero state gravissime per l’ente ma soprattutto per la città.

Sarebbero state conseguenze gravissime perché ricordo che, in virtù dei poteri che sono conferiti al commissario prefettizio, è vero che può compiere qualunque atto, sia di ordinaria che di straordinaria amministrazione; ma è anche vero che, non dovendo rispondere agli elettori, difficilmente avrebbe assunto decisioni di portata strategica rallentando se non congelando tutte le opere e tutti gli atti che sono stati approvati in 65 Consigli Comunali che, contrariamente a quanto afferma la sinistra sono tantissimi. Solo per citarne alcuni: l’adeguamento dei giochi per disabili nei parchi, le misure da mettere in campo contro il gioco d’azzardo patologico, l’opera Pia Mueller per la quale Sassuolo e solo Sassuolo ha già stanziato fondi, 600.000. euro, la nostra nuova casa per anziani Casa Serena, la riqualificazione di Braida, i numerosi aiuti ai servizi sociali e la mancanza di una figura di riferimento vitale e necessaria in un periodo di crisi economica come questo, sarebbero stati a rischio i giovedi di luglio e le fiere di ottobre, manifestazioni che da decenni richiamano a Sassuolo centinaia di persone e che contribuiscono ad incrementare il commercio della città

Si doveva andare avanti con responsabilità e rigore per il bene di questa città, che è alle prese, non dimentichiamolo, con una crisi senza precedenti. La svolta era stata impressa anche con il bilancio di previsione 2012 con l’introduzione di nuovi tagli alle spese, tagli sino alla venuta di Caselli mai nemmeno presi in considerazione.

Il commissariamento del comune è stato auspicato da quella sinistra che non ha a cuore il bene della città, poteva invocarlo quella sinistra che in 4 anni non ha mai partecipato nemmeno una volta a nessun evento o manifestazione organizzata per la città, tanto le vogliono bene.

Lo poteva invocare quella sinistra che non ha mai voluto condividere approvandole, delibere importanti per la città e che ha detto no all’ampiamento di Esselunga che ha detto no al PSC al POC e al RUE, che ha detto no all’atto di indirizzo per la Provincia per Cisa e Cerdisa quando la loro stessa parte politica a Fiorano aveva votato a favore.

Lo poteva invocare quella sinistra che ha chiuso tutti i cinema di Sassuolo e ora ne vorrebbe aperto uno “ieri”.

Lo poteva invocare quella sinistra che ha condotto d’imperio espropri da centinaia di migliaia di euro senza nemmeno contattare i proprietari o che ha sdemanializzato terreni a prezzi alti in zone non di pregio ed inspiegabilmente bassi in zone di pregio.

Lo poteva invocare quella sinistra che ha costruito la pista di atletica su una palude e su un terreno non di proprietà comunale.

Lo poteva invocare quella sinistra che viene a farci la predica sui tagli alla spesa pubblica ma che ha speso in 5 anni oltre 90.000 euro in pasti e rimborsi chilometrici all’ex Sindaco ed ai suoi Assessori contro i soli 8.000 euro in 3 anni della Giunta Caselli.

Lo poteva invocare quella sinistra che viene a farci la morale su SGP spacciandosi per le vergini che non sono quando il debito lo hanno prodotto interamente loro in meno di 5 anni. Ci venga invece a dire la sinistra, quali faraoniche opere pubbliche hanno eretto a Sassuolo con questo ENORME debito lasciato in eredità alla città perché nessuno di noi le vede. Ci vengano a dire dove sono.

Lo poteva invocare quella sinistra  alla quale piace sempre vincere facile ma se quella sinistra voleva il Comune se lo dovrà venire a riprendere sudando, con il voto degli elettori e non augurandosi il commissariamento, il peggio che possa succedere ad un Comune.

A quella sinistra che adesso parla di “vittoria di Pirro” vorrei solo ricordare che siamo in democrazia e anche solo UN VOTO era sufficiente a fare la differenza.

Funziona così anche quando a governare è la destra, mi dispiace per loro ma se lo devono ricordare.

Quello di Martedì era un voto importante ed ha prevalso il senso di responsabilità di chi Sassuolo la ama davvero sul serio.

E loro, consentitemelo, con il loro ostruzionismo gratuito, i loro perenni dinieghi a prescindere, i loro ripetuti inutili teatrini, non rientrano in quella sfera di persone.

Camilla Nizzoli  – (PdL Sassuolo)

















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