Il Consiglio comunale di Modena “esprime solidarietà alla ministra all’Integrazione italiana e modenese di origini congolesi Cécile Kyenge Kashetu, e condanna all’attacco razzista e misogino di cui è stata oggetto”.
Nella seduta di lunedì 13 maggio, infatti, a seguito di un dibattito di circa due ore l’Aula ha approvato all’unanimità un ordine del giorno firmato da tutti i gruppi presenti (Pd, Sel, Pdl, Etica e legalità Udc e dalla presidente del Consiglio Caterina Liotti), frutto del confronto tra le parti politiche, che inizialmente avevano presentato due mozioni distinte.
La mozione esprime l’indignazione del Consiglio comunale per gli attacchi personali e “la condanna più ferma e convinta verso ogni forma di razzismo e discriminazione di genere”, oltre all’auspicio che tutte le forze politiche locali dichiarino in maniera chiara e netta la propria condanna. Il testo segnala al Parlamento europeo che, con le sue dichiarazioni, il parlamentare Mauro Borghezio “ha palesemente violato la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e il trattato sull’Unione europea che vietano ogni discriminazione”. Il documento, inoltre, “ricordando l’articolo 3 della Costituzione italiana, chiede che lo Stato (Magistratura, ministero dell’Interno, Forze di Polizia) indaghi con rapidità alla ricerca dei responsabili della ignobile e bassa violenza verbale e morale che si è verificata e che configura il reato penale di incitamento all’odio razziale”.