Completare, entro i primi giorni della prossima settimana, le segnalazioni dei danni subiti dalle aziende agricole a causa della tromba d’aria che venerdì 3 maggio ha colpito le frazioni di San Martino Spino (Mirandola) e Panzano (Castelfranco Emilia). È questa la richiesta che la Provincia di Modena ha rivolto alle associazioni di categoria degli agricoltori nell’incontro con l’assessore provinciale all’Agricoltura Gian Domenico Tomei che si è svolto venerdì 10 maggio.
Come confermato nel corso della riunione, i danni alle produzioni vegetali e agli impianti, come le serre e i frutteti, sono risultati circoscritti ad alcune zone e del tutto assenti in altre. Le produzioni danneggiate, spiegano i tecnici provinciali, non sono rimborsabili attraverso le procedure di emergenza perché sono assicurabili. Colture e impianti rientrano infatti nel piano assicurativo nazionale, che prevede un contributo statale a fondo perduto pari all’80 per cento del premio assicurativo per gli agricoltori che si assicurano ma, a fronte di questo, esclude la concessione di rimborsi per danni provocati da calamità naturali. Questi ultimi possono quindi essere risarciti solo attraverso l’assicurazione.
Diverso è il caso dei danni ai fabbricati rurali per i quali la Regione, una volta ottenuta la certificazione, da parte del Governo, dello stato di calamità naturale, chiederà all’Europa di poter utilizzare la misura 126 del Piano di sviluppo rurale già applicata per i danni provocati dal sisma.