Il Sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha consegnato oggi pomeriggionell’Aula del Consiglio comunale il Nettuno d’Oro – onorificenza conferita a cittadini che abbiano onorato, con la propria attività professionale e pubblica, la città di Bologna – ad Aldina Balboni. Di seguito, il testo dell’intervento del Sindaco:
“Oggi è una giornata importante per la nostra comunità, sentiremo le motivazione di questo riconoscimento, ma certamente per voi qui presenti le motivazioni sono già note. Le sentite un po’ tutti per la conoscenza che avete avuto fino ad oggi di Aldina Balboni, che avete verificato in concreto con lei i motivi che oggi ci portano a assegnarle questo riconoscimento.
Aldina Balboni ha creato nel territorio della nostra comunità una rete vasta e articolata di associazioni e centri di accoglienza per dare sostegno concreto ai ragazzi con disabilità, anche gravi, e alle loro famiglie. Le sue qualità umane, la sua generosità, la sua dedizione verso le persone più bisognose di aiuto l’hanno resa capace di azioni straordinarie nei confronti dei più bisognosi.
Al centro della sua azione sociale ha infatti messo gli adolescenti e i giovani con problemi di ordine psichico. Dapprima ha realizzato gruppi a dimensione familiare, alternativi agli istituti assistenziali, che hanno saputo creare quel calore familiare, quella vicinanza, fondamentale per aiutare i ragazzi nella crescita.
Aldina ha poi creato una realtà centrale nella rete bolognese dell’assistenza, del volontariato e della cooperazione. Ha potuto realizzare un luogo dove i ragazzi con handicap, anche gravi, possono vivere un’esperienza di vita quotidiana tesa al potenziamento della loro autonomia personali, accanto ad operatori preparati a seguire progetti individualizzati.
E tutto questo l’ha fatto ispirandosi a principi fondati su mutualità e solidarietà.
Oggi Casa Santa Chiara, a 44 anni dalla nascita dei primi gruppi famiglia, è diventata una struttura che sostiene e accoglie giovani ed adulti portatori di handicap, privi di sostegno familiare o comunque bisognosi.
Sono tredici gruppi famiglia a cui Aldina ha dato una speranza reale e concreta. L’esperienza di Casa Santa Chiara non si è fermata qui, oggi ci sono cinque centri di recupero semi-residenziali, una casa per ferie in Cadore e il Centro per il tempo libero ‘Il Ponte’, qui vicino in via Clavature, dove farò presto una visita.
‘Il Ponte’, che bel nome. Ci sono persone che dedicano la propria vita a costruire ponti per chi soffre e la comunità. Sappiamo purtroppo che ci sono persone che vivono quasi preoccupandosi di separarsi dagli altri in fortini di egoismo limitando al massimo le possibilità di confronto e di incontro. Facendo crollare i ponti possibili di un’esistenza più ricca e autentica.
Aldina Balboni merita questo riconoscimento da parte di Bologna per quanto, concretamente, ha fatto per ragazze e ragazzi che domandano un aiuto ma anche, e soprattutto, perché ha saputo coinvolgere, costruire legami di generosità e di libertà. La rete di relazioni e di attività che ha costruito non è dunque solo un fatto sapiente e adeguato per sostenere le persone e i ragazzi in difficoltà, ma il modo autentico di utilizzare la propria libertà come dono prezioso da vivere con gli altri. E questa è una testimonianza importante, di alto valore civico per la nostra comunità cittadina. Per questo sono qui oggi, assieme a voi, per dire a nome della città ad Aldina Balboni grazie per quello che hai saputo fare e grazie per averlo fatto nella nostra città”.