Dopo la violenta tromba d’aria che venerdì pomeriggio ha colpito i territori tra Modena e Bologna, la Lega Nord in Regione rilancia la “no tax area”, provvedimento già proposto dal Carroccio a seguito del sisma del maggio scorso, ma mai condiviso dalla maggioranza.
“I territori colpiti da terremoto, tromba d’aria e frane devono essere inseriti nelle zone franche, previste dallo stesso Monti, ancora una volta solo al Meridione”, dice il capogruppo leghista Mauro Manfredini.
“Quante volte Errani si è presentato, col ‘cappello’ in mano da Monti e, ora, da Letta? Non è l’elemosina che chiediamo. Vogliamo quanto ci spetta perché i soldi che Errani oggi implora a Roma sono quelli delle tasse dei cittadini”. “Nel decreto sviluppo il precedente Governo, a trazione meridionale, aveva previsto per 12 città (tutte al Sud) esenzioni di pagamento delle imposte su redditi, immobili, Irap e sui contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente. Ci chiediamo per quale ragione una terra tre volte ferita come la nostra non abbia diritto a simili esenzioni. Non esistono argomentazioni tecniche contrarie alla no tax area. Anzi, lo stesso commissario Almunia ha dato il via libera al provvedimento. Quindi al Pd diciamo: basta prese di posizione ideologiche. Non ha senso dire, come ha fatto in primis l’assessore Muzzarelli, che non si tratta di un provvedimento equo, perché di fronte a una calamità è l’intero territorio a subirne le conseguenze. Chi non ha subito danni strutturali deve infatti fare i conti con enormi danni economici indiretti. Solo liberando da lacci e lacciuoli l’economia dell’Emilia ferita potremo dare risposte e aiutare i nostri territori, soffocati da fisco e burocrazia”.