Ammontano a circa 20,5 i milioni di euro i fondi erogati dalla Regione a favore delle scuole paritarie dell’infanzia, comunali e private insieme, negli ultimi cinque anni (2008-2012), per una cifra media annuale di poco superiore ai 4 milioni di euro. Di questi fondi, oltre 15 milioni sono state destinate (tramite le Province) alle scuole paritarie private.
Le risorse regionali erogate per scuole dell’infanzia paritarie private di Bologna e provincia (dato aggregato perché i progetti sono articolati su base provinciale, non comunale) nei cinque anni tra il 2007 e il 2011 sono state pari a 2 milioni e 500 mila euro. L’ultimo dato disponibile, riferito al 2011, è pari a un totale di 474 mila euro.
E’ quanto ha riferito in Aula, durante il question time, dall’assessore alle Politiche sociali, Teresa Marzocchi, in risposta a un’interrogazione presenta da Giovanni Favia (gruppo Misto) sul tema dei finanziamenti alle scuole d’infanzia paritarie a gestione privata che sarà oggetto il prossimo 26 maggio di un referendum consultivo nel comune di Bologna
Il consigliere oltre a chiedere conto delle somme erogate ha sollevato il problema del cattivo stato dell’edilizia scolastica in regione dove – ha detto – solo il 18% degli edifici scolastici è a norma antisismica. Considerando che sono i Comuni e le Province ad avere competenza esclusiva per quanto riguarda gli interventi in tema di edilizia scolastica e viste le difficoltà in cui si trovano gli enti locali a svolgere pienamente le loro funzioni in questo settore, Favia ha chiesto alla Giunta se non ritenga opportuno che i Comuni, con le poche risorse destinate all’istruzione, diano la priorità al finanziamento della messa in sicurezza delle scuole. “Preferisco che alcuni bambini rimangano fuori piuttosto che vadano in scuole non a norma – ha detto -. Non è possibile che i Comuni si permettano il lusso di integrare con finanziamenti le scuole paritarie private”. Anche considerando il fatto che in alcuni casi “vengono finanziate scuole con rette molto elevate, a cui si rivolgono famiglie molto benestanti che potrebbero comunque permettersi di sostenere tali rette anche senza un contributo di poche centinaia di euro”.
Per quanto riguarda gli utenti in Emilia-Romagna, Marzocchi ha riferito che secondo l’ultimo dato disponibile, riferito all’anno scolastico 2010/2011, risultavano iscritti alla scuola dell’infanzia 115.126 bambini su un totale di 125.505 nati nel triennio, con una percentuale di copertura pari al 92%. Nella provincia di Bologna, nello stesso anno scolastico, erano iscritti 25.377 bambini (di cui 12.312 alla scuola statale e 13.065 alla paritaria) su un totale di 27.472 nati nel triennio, con una percentuale del 95%. “Una percentuale – ha sottolineato l’assessore – significativamente più alta della media regionale, grazie alla presenza decisamente più elevata che altrove delle scuole di infanzia paritarie comunali”.