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Sassuolo: Renzo Manfrin risponde al PD

Foto-Manfrin-RenzoDopo l’ennesimo attacco personale da parte dei consiglieri comunali del PD sono costretto a rispondere facendo presente che questa sarà l’ultima volta, dopo di che se insisteranno a gettare fango sulla mia persona dovranno rispondere non più ad un giornale, ma ad un giudice perché provvederò a querelarli. Non é ammissibile che per i loro motivi politici contro il Sindaco di Sassuolo continuino ad attaccarmi come fossi io il responsabile della grave situazione economico-finanziaria in cui sta versando SGP. Tengo a precisare che il compito per il quale mi è stato attribuito l’incarico di consulenza riguardava unicamente l’analisi della situazione economico-finanziaria della società e la redazione di una relazione in cui venisse fotografata la situazione e il dettaglio di una serie di proposte per salvare la società. La relazione é stata predisposta nell’arco di un mese, con inserite le varie proposte alternative e complementari articolate in dieci punti. Purtroppo fino alla fine del mese di gennaio del 2013 l’amministrazione comunale non ha concretizzato nessuna delle proposte avanzate. Con la mia analisi si é venuti a conoscenza per la prima volta da quando SGP é stata fondata, che quanto incassava la società dal comune per i global service era nettamente inferiore rispetto i costi che doveva sostenere (si parla di una differenza negativa di quasi 1 milione e cinquecento mila euro all’anno), che tutti i contratti di locazione di immobili stipulati con le società sportive e associazioni culturali prevedono un canone inferiore ai contributi annui che la società é costretta ad erogare alle stesse e via dicendo. Una serie di anomalie, insomma, che non trovano giustificazione economica in una società che la si voglia gestire nell’interesse comune. Ma gran parte delle responsabilità sono da attribuire alla precedente amministrazione, atteso che tutti i contratti contestati dal sottoscritto sono stati stipulati quando ad amministrare il Comune di Sassuolo c’era il PD. Se poi anche questa amministrazione ha contribuito allo sfascio, certamente qualche responsabilità ce l’ha, se non altro per il ritardo dei tempi nel prendere importanti e impopolari decisioni che le erano state proposte con la mia relazione e che in base ad informazioni ricevute sembra che alla data attuale non siano ancora state prese. Agli atti esiste una mia mail datata 30 gennaio 2013 in cui avvertivo il Sindaco della urgenza e della necessità di dare concrete risposte alle richieste e proposte formulate dal sottoscritto ancora a fine ottobre 2012. Quindi nessun “imboscamento” di documenti o di notizie da parte del sottoscritto, così come nessuna ipotesi di presentazione di falsi bilanci alle banche, come sono stato accusato di aver fatto, atteso che non era mio compito divulgare il contenuto delle proposte e che dei bilanci non me ne sono mai occupato se non limitatamente all’analisi della situazione economico-patrimoniale al 30/6/2012 in cui già a quel tempo paventavo una grossa perdita a metà anno, pari a quasi 2 milioni di euro. Il tutto contenuto nella mia relazione. Forse i consiglieri del PD, prima di infangare le persone, dovrebbero imparare a leggere attentamente gli atti e i documenti e qualora non ne fossero capaci di avere l’umiltà di farsi insegnare. Evidentemente il PD locale non ha digerito la mia accusa formulata nei loro confronti e più precisamente verso la precedente amministrazione di sinistra: il fatto che SGP é stata costituita per aggirare il patto di stabilità. Una accusa grave, ma per loro sfortuna fondata su documenti e atti. Una grave responsabilità alla quale dovranno rispondere avanti alla Corte dei Conti perché credo che dopo l’esposto della consigliera comunale l’organo di controllo vorrà vederci a fondo e a quel punto molti degli attuali e dei precedenti amministratori avranno dei forti “mal di pancia”. Tra l’altro in base alla normativa vigente oggi SGP dovrebbe essere sciolta obbligatoriamente, atteso che anche per il 2012 il risultato é rappresentato da una perdita non indifferente. E a rimetterci saranno purtroppo i dipendenti i quali oggi si trovano in mezzo a questi scontri politici che hanno avuto come unico risultato quello di indebolire giorno dopo giorno la stessa società che tutti dichiarano di voler salvare. Quando ho accusato i consiglieri del PD di divulgare informazioni esposte in una commissione appositamente convocata in cui sono stato invitato, non aveva come scopo quello di sottacere la situazione economico-finanziaria di SGP, atteso che i bilanci vengono depositati al registro delle imprese cui ogni cittadino vi può accedere, ma invece aveva lo scopo di aiutare a creare quella atmosfera di collaborazione tra le forze politiche necessaria per traghettare la società fuori dal guado. Chi mi ha accusato ha dimostrato di non aver capito nulla e che alla fine di SGP non gliene importa nulla.

Chi sostiene la possibilità di predisporre piani di ristrutturazione del debito dimostra di non conoscere approfonditamente la materia societaria pubblica ed in particolare quella fallimentare. SGP, svolgendo un’attività strumentale del Comune di Sassuolo, tra l’altro é soggetta al controllo analogo, non é soggetta alle procedure concorsuali e quindi né al fallimento e né ad altre procedure come la ristrutturazione del debito. Ristrutturazione, tra l’altro che prevede il pagamento immediato di quei creditori contrari a detta ipotesi (sarebbe un grave autogol perché SGP non sarebbe in grado di pagarli immediatamente). A queste conclusioni si arriva a seguito di diverse sentenze, che si stanno consolidando, in cui società analoghe ad SGP e che si trovavano in situazioni simili, sono state rigettate le istanze di fallimento con la motivazione che dette società non sono soggette alle procedure concorsuali.

 

Dott. Renzo Manfrin

















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