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Reggio Emilia: dal 13 maggio torna “Noicontrolemafie”, la festa della legalità giunta quest’anno alla terza edizione

noicontrolemafieI temi del rispetto delle regole, della democrazia, dell’educazione alla cittadinanza attiva, dell’informazione, ma anche delle azioni per contrastare le infiltrazioni mafiose faranno da filo conduttore di “Noicontrolemafie”, la Festa della legalità, giunta quest’anno alla terza edizione. L’iniziativa è promossa dalla Provincia di Reggio Emilia in collaborazione con il consorzio Oscar Romero e con la direzione scientifica di Antonio Nicaso.

La manifestazione, che ha il patrocinio di Regione, Comune di Reggio Emilia e Università degli Studi di Modena e Reggio, quest’anno è in rete con il Premio Libero Grassi – Solidaria onlus, il Premio Giorgio Ambrosoli – Transparency Iternational Italia, Festival internazionale Teatro Lab – Etoile Cte, il Festival della scrittura di legalità – Bimed e città di Moncalieri, la Staffetta della scrittura creativa – Bimed.

L’iniziativa è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa: “Vogliamo contribuire a far crescere la cultura della legalità a Reggio Emilia – ha affermato la presidente della Provincia Sonia Masini – in particolare tra i giovani che sono molto sensibili al tema del contrasto dei fenomeni mafiosi. Noi siamo qui per ribadire che sono tante le iniziative di contrasto e sono tanti gli atti precisi che le amministrazioni compiono per cercare di avere la massima trasparenza negli appalti e in tutte le concessioni. Devono crescere una consapevolezza collettiva e la vigilanza”

Una settimana ricca di appuntamenti, dal 13 al 18 maggio, che porterà a Reggio esperti e testimoni della lotta alla mafia: magistrati, giornalisti, studiosi.

“La mafia è forte quando non ha bisogno di sparare – ha spiegato Antonio Nicaso – In un contesto come quello reggiano occorre quindi capire quali sono gli elementi di normalizzazione e di consenso. Puntano a legittimarsi sul territorio. Per farlo passano attraverso strumentalizzazioni di riti religiosi, entrano in contesti associativi, organismi di rappresentanza e territoriali. E oggi a minare la coesione sociale è anche la crisi economica. La ‘ndrangheta garantisce denaro e voti. Ma insieme possiamo evitare che ci condizioni il futuro”.

Convegni, seminari, spettacoli, laboratori per gli studenti, incontri con gli autori, con la presentazione di alcune news editoriali: numerose le iniziative in programma che quest’anno si svolgeranno in città, a partire da palazzo Allende, cornice principale delle iniziative, a Palazzo Magnani e nella sede di viale Allegri dell’Università di Modena e Reggio Emilia, per poi fare tappa anche in alcuni comuni della provincia: Sant’Ilario d’Enza, Rubiera, Gattatico, Boretto e Bagnolo in Piano.

“Quest’anno saranno ricordate figure come Paolo Borsellino, Rosario Livatino, Giorgio Ambrosoli, don Pino Puglisi, Piero Calamandrei e Libero Grassi” ha sottolineato Rosa Frammartino del consorzio Oscar Romero. Verranno affrontati temi di grande attualità come il bullismo nelle scuole e il radicamento delle mafie nelle regioni del centro-nord. Numerosi saranno anche i momenti di confronto con studenti e insegnanti, già impegnati in percorsi di educazione alla legalità, che hanno identificato nella conoscenza l’arma più efficace per sconfiggere questo fenomeno criminale.

Secondo Luigi Grasselli, prorettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia “la lotta all’illegalità deve passare in modo forte attraverso il sistema educativo, elemento cardine di questa settimana di iniziative. Centrale e il tema dell’educazione alla legalità, occorre combattere alcune derive da cui il mondo giovanile e attratto”.

Il via dell’iniziativa è previsto lunedì 13 maggio con un incontro, alle 10.30, in sala del Consiglio, a palazzo Allende, sul tema: “Contrasto alle mafie: le azioni degli enti locali reggiani”.

Tra i numerosi eventi in programma da segnalare “I giovani a scuola di legalità” martedì 14 maggio nell’aula Manodori dell’Università; “Vittime o complici – Le tante facce dell’universo donna nelle diverse mafie”, giovedì 16 maggio, organizzato in collaborazione con il Forum provinciale delle donne, a cui partecipa anche Annamaria Torre, figlia di Marcello Torre, vittima innocente della camorra; “Chiesa e mafia – Una coabitazione troppo pacifica?”, in programma venerdì 17 maggio, che vedrà anche la presenza di sua eccellenza monsignor Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita Catanzaro – Squillace e postulatore della causa di beatificazione del Servo di Dio don Pino Puglisi, e di Giuseppe Carini, testimone di giustizia.

Chiuderà la settimana di iniziative l’incontro di sabato 18 maggio, al centro Malaguzzi, sul tema : “Le mafie hanno messo radici al nord?”. Parteciperanno, tra gli altri, Giuseppe Gennari, magistrato del tribunale di Milano, e Nicola Gratteri, procuratore aggiunto della direzione antimafia di Reggio Calabria, sotto la guida di Antonio Nicaso.

Pierluigi Senatore, direttore di Radio bruno, media partner del progetto ha sottolineato la qualità dell’iniziativa: “Siamo orgogliosi di farne parte. La radio è intrattenimento, ma ha anche la responsabilità sociale di far sapere quello che accade in una determinata realtà”.

Una settimana dunque che servirà prima di tutto a informare e sensibilizzare la cittadinanza su un fenomeno, che non riguarda più solo le regioni del sud d’Italia, e a confrontarsi sul fenomeno mafioso e sulle strategie per contrastarne l’infiltrazione. Un’attenzione particolare è rivolta alle giovani generazioni, agli studenti protagonisti di numerosi laboratori. Il programma dettagliato sarà consultabile sul sito della provincia www.provincia.re.it oppure sul sito della manifestazione www.noicontrolemafie.it.

 

 

















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