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Crisi immobiliare, sempre più proprietari chiedono il minor fitto. A Bologna quelli più “comprensivi”

economia_affittiIl triste scenario ormai noto della crisi che divora il reddito delle famiglie, la perdita del lavoro o la cassa integrazione si ripercuotono pesantemente sul settore immobiliare e soprattutto sulle locazioni. Ne è prova un fenomeno che si sta sempre più affermando ovvero la scelta del proprietario di ridurre il canone di affitto al conduttore tramite lo strumento del minor fitto, in quanto le famiglie fanno sempre più fatica a pagare gli affitti. In questo modo oltre ad evitare una possibile morosità dell’inquilino il proprietario può sia mantenere in essere il rapporto con l’inquilino stesso, a volte un buon rapporto e anche di lunga data, e nel medesimo tempo aiutarlo a superare un momentaneo periodo di difficoltà.

Nel primo quadrimestre del 2013 i dati confermano l’affermarsi del minor fitto in tutt’Italia con ampie percentuali, come emerge da una accurata analisi effettuata da Confabitare – associazione proprietari immobiliari.

In testa alla classifica troviamo Bologna con un + 34,5 % poi Padova con un + 33%, seguita da Catania + 28,5% Palermo + 28%, Bari +27,5 %, Venezia + 26,3%, Genova + 25%, Cagliari 24,7% Firenze + 22,9% Roma e Milano registrano rispettivamente un +22 ,6 % e un +21,5%, mentre Torino registra un + 20, 5 % e in fondo alla graduatoria Napoli con il 15%. Oltre a questi numeri che dimostrano il diffondersi di questo fenomeno, Confabitare ha anche potuto verificare che mediamente il ribasso del canone percepito si attesta intorno a un 10-15 % il che significa che un proprietario che incassava un affitto mensile di euro 600,00 lo riduce dai 60 ai 90 euro circa e un affitto di euro 1.000,00 viene ridotto dai 100 ai 150,00 euro circa.

Inoltre l’altro strumento che viene ancora utilizzato dai proprietari per calmierare il canone di locazione è sicuramente il contratto a canone concordato che prevede un canone agevolato e anche in questo caso Bologna risulta la città in cui oltre la metà dei proprietari opta per questo tipo di contratto di affitto. Infatti nell’anno 2012 son stati circa 3.000 i contratti concordati che sono stati stipulati rendendo anche in questo Bologna una città a misura d’uomo.

“In questo momento di crisi – afferma il presidente nazionale di Confabitare Alberto Zanni- i proprietari si dimostrano particolarmente sensibili alle difficoltà dei loro inquilini trovando tutte le soluzioni possibili anche per evitare la dolorosa conclusione dello sfratto per morosità”.

 

















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