Il distretto ceramico può essere rilanciato attraverso un nuovo modello di contrattazione aziendale e una forte accelerazione dell’Unione tra i Comuni. Lo afferma il responsabile Cisl della zona di Sassulo, Daniele Donnarumma, che invita istituzioni e parti sociali a remare nella stessa direzione per creare le condizioni favorevoli alla ripresa economica e sociale del comprensorio. «Oggi non è sufficiente giocare in difesa e aspettare che le soluzioni dei nostri problemi siano suggerite da Roma, Bruxelles o Francoforte – dice Donnarumma – Occorre agire a livello locale riscoprendo l’importanza della coesione sociale del territorio, un valore che ha storicamente agevolato la crescita del nostro distretto». Per il responsabile sassolese della Cisl serve un nuovo patto sociale che affronti i temi oggi all’ordine del giorno: la competitività delle imprese, l’accesso al credito, la tutela del potere d’acquisto delle retribuzioni e pensioni, gli ammortizzatori sociali per i lavoratori e le imprese in difficoltà. «Gli strumenti più adatti per gestire questa crisi sono la concertazione e la contrattazione. I recenti accordi aziendali firmati con i gruppi Marazzi e Concorde – spiega Donnarumma – testimoniano la volontà dei sindacati e degli imprenditori di favorire la partecipazione dei lavoratori alla vita delle imprese attraverso il confronto su budget, investimenti, obiettivi, fabbisogni organizzativi, processi produttivi, allo scopo di individuare e superare insieme eventuali elementi di criticità. Sostanzialmente il miglioramento dei risultati aziendali deve produrre ricadute positive per i lavoratori in termini di sicurezza del posto di lavoro, incrementi economici e coesione sociale». Per il sindacalista Cisl, però, anche le istituzioni devono fare la loro parte e spiegare chiaramente quale visione hanno del territorio e quali sono i progetti per il futuro. Donnarumma sottolinea che la legge regionale del 21 dicembre 2012 obbliga i Comuni, nel riordino territoriale, a istituire l’Unione dei Comuni per gestire in forma associata i servizi alla persona. «È un primo passo positivo, ma noi pensiamo che sia arrivato il momento di gestire in modo unitario tutti i servizi del territorio, non solo quelli sociali. Questo – argomenta il sindacalista Cisl – permetterebbe la razionalizzazione e qualificazione dei servizi. Inoltre dobbiamo giungere in tempi brevi a rendere omogenei i regolamenti comunali per l’accesso ai servizi, i tributi e tariffe locali, i valori Isee, le agevolazioni ecc. Sarebbe una forma di equità che renderebbe uguali tutti i cittadini da Frassinoro a Formigine e potrebbe contribuire – conclude Daniele Donnarumma – al rilancio del nostro distretto».
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