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Brunetto Salvarani, ecumenismo e dialogo interreligioso in Europa, martedì 9 in diretta web alla biblioteca dei Cappuccini di Reggio

Brunetto-SalvaraniPresso la Biblioteca dei Cappuccini “B. Barbieri” (Piazza Vallisneri, 1 – Reggio Emilia) martedì 9 aprile, alle 17.30, diretta web da Modena della conferenza di Brunetto Salvarani, professore di Teologia della missione e del dialogo alla Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna. Salvarani affronterà il tema “Ecumenismo e dialogo interreligioso in Europa”. L’appuntamento fa parte del ciclo “Europa. Storia culturale e tradizioni religiose” organizzato dal Centro Studi Religiosi della Fondazione Collegio San Carlo. L’ingresso è gratuito e sarà possibile partecipare al dibattito finale per via telematica.

Le cinque lezioni del ciclo sono riconosciute anche come crediti universitari dalla Facoltà di Giurisprudenza dell’Ateneo di Modena. Il prossimo appuntamento è il 23 aprile con Paolo Prodi, professore emerito di Storia moderna all’Università di Bologna.

Brunetto Salvarani ha ricoperto incarichi istituzionali pubblici nel settore delle politiche culturali ed è tra i fondatori della rivista “QOL” e dirige “CEM mondialità”. Impegnato nel dialogo ecumenico, è coordinatore degli incontri cristiano-musulmani di Modena. Studioso di teologia narrativa, si è occupato di non-violenza, del dialogo interreligioso e di interculturalità. Tra le sue pubblicazioni recenti: “Il dialogo è finito? Ripensare la Chiesa nel tempo del pluralismo e del cristianesimo globale (Bologna 2011); Bibbia, cultura, scuola (Torino-Bologna 2011); Un cantiere senza progetto. L’Italia delle religioni: rapporto 2012 (a cura di, Bologna 2012); Il fattore R. Le religioni alla prova della globalizzazione (Bologna 2012).

“Resto tuttora convinto – afferma Salvarani – che sulla scelta strategica dell’accoglienza, del dialogo e del confronto (ecumenico, interreligioso, interculturale) si investa ancora troppo poco, sul piano civile, ma anche su quello ecclesiale, relegandolo spesso, di fatto, al di là delle dichiarazioni di principio, tra gli aspetti meno rilevanti della pastorale ordinaria, confinandolo malinconicamente alla celebrazione di giornate specifiche nel corso dell’anno liturgico. Talora si giunge a metterlo in discussione e a porne in discussione l’efficacia, in realtà, senza neppure averlo sperimentato concretamente e senza avervi impegnato energie, tempo, reale interesse. Siamo così, a ben vedere, a una retorica del dialogo, incapace di fare i conti col fatto che il dialogare – quando è autentico – costa inevitabilmente un prezzo alto, perché ci mette in gioco nell’intimo, e ci può spingere a scelte controcorrente, portandoci a ridiscutere alcune delle nostre abituali sicurezze” (da Il dialogo è finito? Ripensare la Chiesa nel tempo del pluralismo e del cristianesimo globale).

Info: 0522 54.19.34 – davide.dazzi@bibliotecacappuccini.it – www.fondazionesancarlo.it

 

















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