Grazie ad un astuto stratagemma arrotondava lo stipendio facendo la cresta sul contante ricevuto dai clienti che pagavano la spesa. L’infedele cassiera di un supermercato del capoluogo reggiano per questo motivo è stata arrestata dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia con l’accusa di furto aggravato e continuato.
Secondo la ricostruzione investigativa dei Carabinieri la donna dopo aver consegnato lo scontrino di spesa al cliente, fingeva che il codice a barra di un dato prodotto (solitamente avente un prezzo oscillante tra i 10 ed i 20 euro ndr) non era stato letto per cui aggiungeva a penna sullo scontrino il costo del prodotto. In questo modo si appropriava del danaro corrispondente al prezzo del prodotto aggiunto a penna sullo scontrino eludendo i riscontri fiscali di cassa tra l’effettivo danaro ricevuto e quello da lei depositato in cassa. Un escamotage portato avanti da qualche settimana, stando alle risultanze sinora emerse e tuttora in corso per verificare eventuali pregressi, e che l’altro pomeriggio l’ha vista essere filmata mentre in tre differenti occasioni si impossessava di complessivi 50 euro ritrovati poi dai Carabinieri nascosti dentro la sua borsa.
Con l’accusa di furto aggravato e continuato i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia hanno arrestato una 40enne, originaria della provincia di Cagliari e residente a Reggio Emilia che ieri mattina, dopo la convalida dell’arresto, è stata rimessa in libertà in attesa del processo fissato per il prossimo mese di maggio.
L’origine dei fatti l’altro pomeriggio quando i Carabinieri intervenivano presso un supermercato della città dove era stato segnalato un furto di denaro. Ad attenderli il responsabile del supermercato il quale riferiva che una dipendente, poi identificata nell’odierna arrestata, era stata sorpresa sottrarre del denaro mentre svolgeva la mansione di cassiera. Circostanza accertata grazie al sistema di videosorveglianza che permetteva di verificare che alcuni prodotti acquistati e pagati dai clienti non venivano battuti dalla cassiera, e per questo motivo non figuravano sugli scontrini fiscali.
Visionando i filmati emergeva che la cassiera ometteva di registrare alcuni articoli occultandone la somma in denaro e trattenendola furtivamente all’interno della sua borsetta. Soldi, ammontanti a 50 euro, che la diretta interessata ammettendo le sue responsabilità prelevava e restituiva. Quindi l’arresto con il conseguente esito processuale. Nel frattempo fervono le indagini dei carabinieri che intendono verificare eventuali analoghe e pregresse condotte illecite della cassiera che nel frattempo è stata sospesa dal servizio.