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Modena: Servizio civile, 500 giovani in servizio nelle zone del cratere

Il loro impegno nelle zone dell’Emilia colpite dal terremoto incomincerà lunedì 8 aprile. Per molti significherà aiutare persone e famiglie in difficoltà, fare doposcuola, organizzare attività di animazione, occuparsi di anziani e bambini. Per altri si tradurrà in verifiche sulla “salute” dei beni culturali minori, collaborazione ai progetti di restauro degli edifici, assistenza museale. Sono 500 i giovani – di cui 100 del servizio civile regionale finanziato con oltre 500mila euro dalla Regione – selezionati tra i 2847 che hanno presentato domanda per svolgere il servizio civile a sostegno delle popolazioni terremotate in base a due progetti: “Per Daniele: Straordinario Come Voi” (bando straordinario del 15 gennaio 2013 per il settore assistenza/educazione) e “Ri-partire dalla cultura e dal patrimonio artistico” (bando speciale del 15 febbraio per i beni culturali).

Il progetto “Per Daniele: Straordinario Come Voi” (intitolato a Daniele Ghillani, il giovane di Parma che ha perso la vita mentre svolgeva attività di servizio civile in Brasile) ha previsto 450 posti. Ai 350 riservati a italiani, la Regione Emilia-Romagna ne ha affiancati, con il servizio civile regionale, altri 100 per giovani comunitari e stranieri, d’età compresa tra i 18 e i 28 anni, in regola con la normativa di soggiorno. I posti sono così ripartiti: 212 nella provincia di Modena (167 servizio civile nazionale e 45 servizio civile regionale), 110 nella provincia di Ferrara (79 servizio civile nazionale e 31 servizio civile regionale), 64 nella provincia di Reggio Emilia (49 servizio civile nazionale e 15 servizio civile regionale) e 64 nella provincia di Bologna (55 servizio civile nazionale e 9 servizio civile regionale). “Ri-partire dalla cultura e dal patrimonio artistico”, presentato da Arci Servizio Civile, coinvolgerà invece in Emilia-Romagna 50 giovani (in servizio civile nazionale): 4 nella provincia di Reggio Emilia, 14 nella provincia di Bologna, 15 nella provincia di Ferrara e 17 nella provincia di Modena.

L’età media dei giovani che hanno presentato domanda per svolgere servizio civile a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto è di 23 anni. Sono state più numerose le candidature femminili (1654) rispetto a quelle maschili (1193). Nel dettaglio 1233 giovani donne hanno presentato domanda per il servizio civile nazionale del progetto “Per Daniele”, 139 per il servizio civile regionale dello stesso progetto, mentre 282 per “Ri-partire dalla cultura e dal patrimonio artistico”. 867 le domande presentate da altrettanti giovani uomini per il servizio civile nazionale del progetto “Per Daniele”, 178 per il servizio civile regionale, mentre sono 148 le candidature inviate per il progetto presentato da Arci.

La  maggior parte delle domande (2414) è stata inviata da giovani residenti o domiciliati in Emilia-Romagna: 1803 per il servizio civile nazionale del progetto “Per Daniele”, 308 per il servizio civile regionale e 303 per “Ripartire dalla cultura”. Al secondo posto quelle di giovani residenti o domiciliati in Puglia (85), in Veneto (65), in Sicilia (58) e in Campania (47). La maggior parte delle domande inviate da residenti o domiciliati in Emilia-Romagna è arrivata dalla provincia di Modena (891), seguita da Bologna (633). Ancora, sulle 2414 domande presentate da giovani residenti o domiciliati in Emilia-Romagna, 1576 sono arrivate dai 54 Comuni cratere, 800 da altri Comuni delle province di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio fuori cratere. A livello di titolo di studio, la maggior parte dei candidati è in possesso di licenza media superiore (1504). Per quanto riguarda la nazionalità più presentata tra le domande per il servizio civile regionale (“Per Daniele”), al primo posto c’è il Marocco (53), seguito dal Pakistan (32 domande), Camerun (31 domande) e Tunisia (25).

















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