Non condivido, ed ho votato contro, quanto è stato approvato in Consiglio Comunale riguardo il comparto/futuro dell’area “Cisa-Cerdisa” perche’ con questa decisione probabilmente si cerca di favorire la speculazione edilizia, come se il PSC fosse diventato un gioco del “Monopoli”.
Forse diventera’ il piu’ grosso e grave errore urbanistico della storia di Sassuolo, un tragico vuoto di prospettive.
Prima di qualsiasi realizzazione di costruzioni immobiliari sarebbe necessario bonificare tutto il comparto ed allo stesso tempo realizzare tutte le infrastrutture, quali strade, parchi, parcheggi, strade interrate, ecc. ecc. e non ipotizzare di stralciare solo alcune aree (probabilmente oggi oggetto di trattative di compravendita) e pagare tutti gli oneri di urbanizzazione.
Tuttavia: prima di fare valorizzazione, non si dovrebbe fare tutela?
Cio’ che desta preoccupazioni è la previsione di vedere realizzato solo un centro commerciale alimentare , una multisala e qualche residenza e il contesto da riqualificare come i palazzi di MEZZAVIA, lasciati andare ad un inglorioso destino.
Deve essere assolutamente scongiurata l’ipotesi di vedere nascere altri palazzoni ghetto, quindi ritengo che quando si analizza/programma questo territorio debba essere evitato l’ipotesi di semplificazione e/o stralci di comparto.
La politica è investire nella prevenzione , per la messa in sicurezza di tutto il territorio, per la cura del territorio e soltanto un politico senza memoria , senza rigore, puo’ pensare di cementificare un ampio territorio senza il consenso/approvazione dell’intero contesto sociale/territoriale.
L’interpretazione di “interesse pubblico” a mio avviso mi pare molto opinabile e a tal proposito ho dato mandato ad un mio legale di mia fiducia per approfondire meglio la vicenda.
Non sono contro/contrario allo sviluppo edilizio di Sassuolo , ma non accetto la politica di certi imprenditori, politici, il cui unico scopo è fare business, senza/poca alcuna attenzione al territorio, bene comune da tutelare e preservare.
A Sassuolo in riferimento al comparto Cisa-Cerdisa siamo forse davanti ad un bivio, continuare nell’edilizia che selvaggiamente consuma/rovina il suolo/territorio oppure credere nell’edilizia che tutela, mette in sicurezza, recupera e ricostruisce adeguatamente/correttamente, senza compromessi di parte, i tessuti urbani gia’ esistenti.
Mauro Guandalini (Vice-Presidente Associazione Culturale “ Conto Anch’io a Sassuolo” )