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Vigili Fuoco Fp/Cgil-Fns/Cisl Modena: tagli ai servizi di soccorso pubblico, adesso rischia anche la sede dei pompieri di Vignola

vigili-fuocoSi stanno facendo sempre più insistenti le voci sulla riduzione dei presidi dei Vigili del fuoco nelle province del territorio nazionale. Dopo la conferma della chiusura degli aeroporti di Forli e di Parma, adesso la scure dei tagli ai presidi dei pompieri si abbatte anche su Modena, visto che stanno diventando sempre più insistenti le voci di soppressione di numerosi distaccamenti misti (costituti da vigili di ruolo e volontari) tra i quali rientra la sede di Vignola.

La sede di Vignola, benchè classificata come sede mista, sin dalla sua istituzione è stata però dotata esclusivamente di personale di ruolo, grazie all’accordo dei sindacati Fp/Cgil e Fns/Cisl con il Comando provinciale (sacrificando anche parte del personale della sede centrale), considerata l’importanza strategica di questa sede che, come è noto, oltre a servire un territorio particolarmente vasto, assicura il servizio di soccorso anche ad un tratto importante dell’autostrada A1.

I sindacati Fp/Cgil e Fns/Cisl dei Vigili del Fuoco di Modena non accetterebbero neppure eventuali decisioni di ripiego come la trasformazione del distaccamento di Vignola in sede volontaria, sia perchè non consentirebbe di assicurare un analogo servizio come quello attuale, sia perchè vanificherebbe gli sforzi compiuti congiuntamente con i Sindaci della zona interessata per avere a Vignola un distaccamento permanente con un organico interamente composto da Vigili del fuoco di ruolo che è in grado di assicurare un servizio ininterrotto per 24 ore al giorno, visti anche gli investimenti fatti per una sede idonea.

“Stiamo avviando un’opera di sensibilizzazione delle istituzioni nelle varie articolazioni – spiegano Vincenzo Santoro della Fp/Cgil e Silvano Patrocli della Fns/Cisl – affinchè un importante servizio ai cittadini come quello del soccorso non debba subire gli effetti della politica di tagli lineari alla spesa pubblica”.

Inoltre la battaglia dei sindacati è anche diretta a richiamare “l’attenzione delle forze politiche e delle Amministrazioni locali in merito alle problematiche degli organici – continuano i sindacalisti Fp/Cgil e Fns/Cisl – visto che nonostante vi sia la consapevolezza da parte del Ministero dell’Interno dell’esigenza di assumere personale, si continua a richiamare in servizio personale precario spendendo un ingente quantitativo di denaro che potrebbe essere utilizzato per la loro stabilizzazione e quindi a costi invariati”.

Peggio ancora, se si pensa che quest’anno sono previste in tutta Italia solo 136 nuove assunzioni a fronte di oltre 1.600 pensionamenti, senza considerare la carenza cronica esistente, è facile intuire quanta attenzione si vuole prestare verso importanti servizi della pubblica amministrazione quale il soccorso alla collettività.

“Se i Vigili del fuoco sono considerati tanto vicini ai cittadini – spiegano i sindacalisti – nella stessa misura sono lontane le istituzioni centrali, a partire proprio dal Ministero dell’interno”.

L’amarezza dei pompieri modenesi si aggrava oltremodo considerato che è consuetudine il ricorso al lavoro straordinario, soprattutto in particolari momenti dell’anno come ad esempio la campagna per la lotta agli incendi di bosco frutto della collaborazione con la Regione Emilia-Romagna che stanzia per questo appositi finanziamenti.

Anche in questo caso si continua ad assistere ad un’incredibile contraddizione visto che mentre la regione rispettando gli accordi sottoscritti con i Vigili del Fuoco provvede immediatamente ad assegnare i fondi per pagare i pompieri, lo Stato centrale restituisce questi soldi ai lavoratori con quasi un anno di ritardo.

 

















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