“Il congelamento dell’aumento dell’Imu fino a giugno grazie allo slittamento dei tempi tecnici per presentare la delibera comunale è un fatto senz’altro positivo. Ma per noi resta un punto fisso e inderogabile: l’aliquota sulla prima casa non va assolutamente ritoccata”. Alberto Zanni Presidente di Confabitare – associazione proprietari immobiliari – non mostra particolare ottimismo sulla piega che ha preso la questione. “Occorre essere realisti – spiega Zanni- , certo il fatto che ci sia più tempo e quindi più margine di trattativa apre qualche spiraglio, ma la Giunta aveva già deciso l’aumento dell’IMU sulla prima casa allo 0,5% e francamente non credo faccia marcia indietro”. Allora il Presidente di Confabitare lancia poi una frecciata all’indirizzo di Merola e compagni : “se non sbaglio, qui si parla di imposte sulla casa, e allora non sarebbe il caso che la giunta ascoltasse anche la voce dei proprietari? Finora Confabitare e le altre associazioni sono state bellamente ignorate. Per questo- incalza Zanni- chiedo formalmente l’apertura di un tavolo di confronto tra Comune e le associazioni di proprietari sulla questione IMU e non solo. Vogliamo vedere i conti, l’ammontare del famoso tesoretto, e quant’altro. I signori del Palazzo non possono ricordarsi del’82% dei bolognesi che possiedono la prima casa solo quando c’è da spremerli come limoni. Infine – conclude Zanni – non è né equo né giusto che i servizi comunali, a uso di tutti, vengano sostenuti solo con i sacrifici di chi possiede una casa; essere proprietari non è un reato!!!”.