Il Comune di Bologna sta dibattendo in questi giorni le modifiche da apportare al Bilancio in conseguenza dei tagli dei fondi che provengono da Roma. In particolare si chiede l’aumento dell’Imu.
Il Pdci di Bologna comprende che l’aumento delle tasse locali è fatto per non tagliare la spesa sociale. Riteniamo però che l’aumento dell’Imu sia l’ultima strada da percorrere. E’ al contrario necessario, anche per ragioni di giustizia sociale, scovare i tantissimi casi di evasione e di affitti in nero. Il Comune di Bologna, in collaborazione con le autorità competenti, dovrebbe verificare quanti sono gli appartamenti veramente sfitti a Bologna: è sufficiente incrociare i dati sui consumi elettrici, telefonici, dell’acqua e del gas con i dati sugli immobili. Non è un segreto per nessuno che migliaia di studenti vivano in appartamenti affittati a nero o a un affitto palesemente più basso dei livelli di mercato. Lo stesso può dirsi per migliaia di immigrati che sono spesso ammassati dentro appartamenti dalla dubbia salubrità.
I Comunisti Italiani ritengono che, qualora fosse necessario procedere all’aumento dell’Imu, questa debba colpire le seconde e terze case e gli immobili di lusso (Categorie catastali A1, A8 e A9). E’ necessario quindi intraprendere quanto prima una riclassificazione degli immobili del nostro comune, specialmente di molti appartamenti del centro storico che sono ancora classificati come alloggi popolari nonostante le quotazioni stratosferiche di mercato.
Il Pdci ci tiene infine a ricordare a tutti i lavoratori e alle forze progressiste che questi tagli sono causati dalle politiche di austerità dei governi Monti e Berlusconi. Invita pertanto tutte le forze sociali a contrastare queste politiche che stanno impoverendo i paesi europei, come mostrano i casi della Grecia, di Cipro, del Portogallo e della Spagna. Riteniamo in particolare che sia giunto il momento di una grande mobilitazione dei lavoratori contro le politiche europee di austerità, come è avvenuto in tutti i paesi che ne sono stati colpiti.
(Partito dei Comunisti Italiani, Federazione di Bologna)