Pellegrini in viaggio da Santiago di Compostela a Roma e a Gerusalemme passando da Modena, nelle cronache conservate all’Archivio storico del Comune. Se ne parla all’incontro “Fatti… di cronaca”, mercoledì 3 aprile alle 16 all’Accademia di Scienze Lettere e Arti di corso Vittorio Emanuele 59. Protagonisti come relatori saranno tre operatori dell’Archivio storico: Franca Baldelli, direttrice, e Giuseppe Bertoni e Ivan Roncaglia, archivisti. L’appuntamento, promosso dall’Archivio storico, dall’Accademia di Scienze, Lettere e Arti di Modena e da Ert (Emilia Romagna teatro fondazione), rientra nell’ambito delle iniziative per il “Ratto d’Europa”, progetto di teatro civile partecipato, che sta coinvolgendo tutta la città e approderà a una serie di rappresentazioni nel mese di maggio.
Nell’Alto Medio Evo si viaggiava più di quanto si crede. Mercanti, missionari e pellegrini cercavano di familiarizzare con i primi rudimenti dell’idioma straniero, creando anche contaminazioni linguistiche destinate a entrare nei dialetti e nelle lingue che prendevano il posto del latino. I percorsi, soprattutto sotto l’impulso dello sviluppo dei commerci diventavano reti di strade. Con osti e ostesse dipinti spesso come truffatori e streghe o donne di malaffare, il bisogno di pernottare e di avere ricovero trovò risposta negli hospitali, ma anche nella case di gente comune nelle quali il viaggiatore veniva accolto nel rispetto delle consuetudini. E l’incontro tra ospitato e ospitanti non era privo di implicazioni sociali ed emotive. Così come era forte l’impatto sulle comunità residenti dei racconti di chi veniva da fuori e narrava di paesi lontani e di abitudini diverse. “Anche così è nata l’Europa e anche questa storia ci fa sentire europei” spiega la direttrice Franca Baldelli.
L’Archivio storico del Comune di Modena (in viale Vittorio Veneto 5), conserva documentazione dell’attività politico-amministrativa di Modena ‘Libero Comune’, poi ‘Comunità’, quindi Capitale dello Stato Estense e, infine, Comune dello Stato Italiano.
