venerdì, 13 Dicembre 2024
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomeAmbienteModena, torna la primavera di 'Forum Eventi': 10 appuntamenti tra libri e...





Modena, torna la primavera di ‘Forum Eventi’: 10 appuntamenti tra libri e giardini

forum-eventi-2013Due romanzi, due saggi, una biografia e una raccolta di racconti: sono i libri a fare da padrone nel nuovo calendario di “Forum Eventi”. E, naturalmente, i loro autori: da venerdì 5 aprile a mercoledì 29 maggio a Modena grandi scrittori, volti noti dello spettacolo, prestigiose firme del giornalismo sono protagonisti al Forum Guido Monzani.

La primavera porta anche una novità “verde” nel calendario del Forum: quattro incontri tematici dedicati al giardino come “memoria del mondo”, vero baluardo contro il consumismo moderno e via per riappropriarsi di virtù dimenticate. La sezione monografica, ora al debutto, verrà riproposta anche nel corso della stagione autunnale, quando verrà approfondita una nuova tematica: un’occasione per indagare argomenti in grado di coinvolgere il grande pubblico e, al tempo stesso, interpretare lo spirito del tempo in cui viviamo.

Complessivamente sono dieci le date da segnare in agenda, tutte a ingresso rigorosamente gratuito.

La rassegna è organizzata dalla Banca popolare dell’Emilia Romagna con il patrocinio del Comune di Modena.

Si comincia con la giornalista e scrittrice Daria Bignardi che venerdì 5 aprile alle 21.00 presenta “L’acustica perfetta” (Mondadori, 2012). Costruito secondo la vertiginosa spirale di una fuga, il libro ha la delicatezza di un romanzo di formazione – la formazione di un uomo adulto, di un amore – e la potenza di un romanzo d’indagine. Daria Bignardi dà voce a uno straordinario protagonista maschile, attraverso le cui parole si compone, tassello dopo tassello, il ritratto di una donna inquieta e vibrante. Un percorso verso la verità che si cela al fondo di ogni relazione, verso il cuore buio che ciascuno di noi protegge anche dalle persone amate, un viaggio nel profondo, dentro i silenzi e i segreti delle nostre vite. Fino a un finale imprevedibile.

Si prosegue con Pupi Avati, sabato 13 aprile alle 18.00. Il regista in “La grande invenzione. Un’autobiografia” (Rizzoli, 2013) racconta una travolgente saga familiare e personale, dal fascismo ai giorni nostri, tra la via Emilia e Hollywood. La bisnonna “asolaia”, il nonno Carlo allevato in Brasile che pregava in portoghese sul letto di morte, il prozio che “riscattò”, per sposarla, una prostituta di Modena, il padre, di famiglia borghese e monarchica, morto in un incidente d’auto sulla stessa curva della Cavallina storna di Pascoli, la madre di origini operaie e comuniste… La storia familiare di Pupi Avati si dipana da un’Emilia contadina e felliniana per arrivare a Pupi e alla Bologna degli anni Trenta, le avventure di un giovane con pochi mezzi ma molta fantasia nell’Italia della guerra e del dopoguerra, la scoperta della musica nella Doctor Dixie Jazz Band da cui lo “scaccerà” Lucio Dalla, la collaborazione con Pasolini, l’amicizia con Fellini. Si tratta di un grande racconto popolare, un autoritratto collettivo, tessuto da una voce narrativa autentica e originale.

Martedì 16 aprile alle 21.00 è la volta dello storico e scrittore Alessandro Barbero che terrà una lectio tratta dal suo ultimo libro scritto con Piero Angela dal titolo “Dietro le quinte della storia” (Rizzoli, 2012). In queste pagine i due autori viaggiano nel passato, per scoprire scenari differenti che cambiano radicalmente a seconda delle epoche e delle regioni del mondo. C’è però un filo rosso che unisce le società del passato: pochissima energia e tecnologia, quasi nessuna medicina, trasporti lentissimi, poco cibo, vita breve, analfabetismo diffuso… È soprattutto in questa dimensione che si muovono gli autori, che ci sorprendono ogni volta mostrandoci come l’uomo abbia saputo affrontare difficoltà e condizioni avverse con fantasia, intelligenza e spirito di adattamento, per dar vita, passo dopo passo, al progresso.

Sabato 20 aprile alle 18.00 Mauro Corona racconta al pubblico “Venti racconti allegri e uno triste” (Mondadori, 2012), il suo ultimo libro. Qui l’autore abbandona i toni cupi per passare a una narrazione più agile e leggera. “Basta drammi, disgrazie e morti ammazzati”, esiste un tempo per alleviare l’animo dal dolore, per recuperare storie antiche perdute tra i boschi che Corona ha ascoltato e raccolto, a Erto e dintorni. Momenti di vita di montagna e di paese che diventano aneddoti, addirittura miti e leggende da tramandare alle generazioni future. Storie come quella di Rostapita, Clausura e Santamantiglia riuniti per ammazzare il maiale ma troppo ubriachi per riuscire a farlo, o come quella di don Chino, prete anziano e acciaccato tanto da non riuscire a inerpicarsi per benedire la casa più arroccata del paese: da qui, per ripagarlo del mancato servizio, quasi lo ammazzano lanciandogli addosso una forma di formaggio. Storie bizzarre e anche un po’ magiche che non mancano di far riflettere, ma soprattutto: “roba da ridere, in un mondo che non sa più ridere”.

Mercoledì 24 aprile alle 21.00 è la volta di Philippe Daverio. Dopo il primo grande successo in libreria, la penna più impertinente dell’arte italiana ci accompagna alla scoperta dell’Età moderna come non è mai stata raccontata. Al Forum terrà una lezione spettacolo tratta dai due libri dedicati a “Il Museo Immaginato”. “Abbiamo ipotizzato un museo diverso, luogo della fantasia e dell’immaginazione, da dove un’ipotetica città d’Europa parta per il riordino urbanistico del suo centro utilizzando la vecchia stazione ferroviaria ormai dismessa per l’arrivo dell’alta velocità”. Con “Il secolo lungo della modernità” (Rizzoli, 2012) Daverio ci accompagna alla scoperta dell’età moderna, ovvero del “secolo lungo” che parte dalla Rivoluzione Francese e finisce nella catastrofe della Prima Guerra mondiale. Questo volume affronta i temi più importanti della modernità attraverso oltre seicento opere d’arte raccolte tematicamente per vettori storici.

In occasione dell’uscita del suo nuovo libro Paolo Giordano incontra al Forum i lettori in un reading musicale insieme a PLUS (Minus&Plus) mercoledì 22 maggio alle 21.00. Ne “Il corpo umano” (Mondadori, 2012) il maresciallo Antonio Renè comanda un plotone di giovani ragazzi. L’ultimo arrivato, il caporalmaggiore Roberto Ietri, ha appena vent’anni e si sente inesperto in tutto: per lui, come per molti altri, la missione in Afghanistan è la prima grande prova della vita. Al momento di partire, i protagonisti non sanno ancora che il luogo a cui verranno destinati è uno dei più pericolosi di tutta l’area del conflitto. In un romanzo corale, che alterna spensieratezza e dramma, Giordano delinea con precisione i contorni delle “nuove guerre”. E, nel farlo, ci svela l’esistenza di altri conflitti, ancora più sfuggenti ma non meno insidiosi: quelli familiari, quelli affettivi e quelli sanguinosi e interminabili contro se stessi.

Incontri tematici: il giardino, “memoria del mondo”

Arricchiscono la primavera di “Forum Eventi” quattro appuntamenti dedicati ai giardini, dove prendono la parola esperti e giardinieri illustri che invitano a pensare al giardino soprattutto come a un luogo in cui si conserva la memoria collettiva di un territorio. Gli incontri sono realizzati in collaborazione con la delegazione modenese del FAI e il Garden Club di Modena.

Domenica 5 maggio alle 17.30 è Luigi Zangheri ad aprire la nuova sezione tematica del Forum con uno speech sul tema “In giro per i giardini del mondo”. Zangheri, vera autorità nel suo campo, insegna Storia del giardino e del paesaggio, del restauro dei parchi e dei giardini storici alla facoltà di Architettura dell’Università di Firenze e dirige con Lucia Tongiorgi Tommasi la prestigiosa collana “Giardini e paesaggio” della casa editrice Leo S. Olschki.

Domenica 12 maggio alle 17.30 è protagonista “Libereso Guglielmi, il poeta dei fiori”, conosciuto anche come il giardiniere di Italo Calvino o l’uomo che mangia le piante, viene introdotto dal giornalista Claudio Porchia. Un appuntamento imperdibile per coloro che non hanno mai avuto occasione di incontrarlo nel suo giardino privato o in una delle sue “conferenze” informali, durante le quali il suo irruente amore per le piante riesce a contagiare anche il più apatico dei plantigradi. La sua continua ricerca lo ha portato a girare il mondo, scoprendo nuove piante, culture e biodiversità ovunque. Oggi prosegue la sua attività insegnando a disegnare le piante ai bambini delle elementari nelle scuole, tiene conferenze sul giardinaggio e la flora spontanea in giro per l’Italia, scrive e ispira articoli e libri, è un riferimento per chi ama la natura.

Domenica 19 maggio alle 17.30 è la volta del “maestro” Carlo Pagani che nell’incontro “Le stagioni del maestro giardiniere” porta il pubblico nel suo paradiso: 5 ettari di verde incontaminato dove si occupa personalmente di un giardino, di un orto e di un frutteto. La sua è un’idea di giardinaggio che è anche uno stile di vita, un modo armonioso di vivere in relazione con la natura nel quale nessuno è estraneo ma tutti partecipano: piante buone e infestanti, animali utili e nocivi. Divulgatore del giardinaggio come cultura, oltre che grandissimo appassionato ed esperto di piante, è conduttore di importanti trasmissioni televisive e autore di numerosi testi sull’argomento. La sua rubrica su “Gardenia” è un appuntamento fisso per tutti gli appassionati.

È una vera è propria lezione magistrale sulla tutela della natura quella che tiene al Forum Monzani mercoledì 29 maggio alle 21.00 Enzo Bianchi, fondatore e priore della Comunità monastica di Bose, dal titolo “L’uomo custode del creato”. “Questa nostra terra è ferita e geme; soffre i dolori del parto, desiderando di essere liberata dalla presenza del male (cf. Rm 8,19-22). E se è vero che il creato attende da Dio la trasfigurazione, da noi umani attende la compassione, la capacità di soffrire con la terra: con le piante che soffrono a causa dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua, del suolo; con gli animali che spesso gemono a causa nostra” – sono parole scritte in un’anticipazione di Bianchi, che prosegue – “Sì, occorre una fede che ami la terra, occorrono uomini e donne che si sentano fedeli alla terra e siano sensibili verso il suo dolore. Occorre, in breve, una sim-patia verso il dolore della terra come quella testimoniata da uno straordinario brano di Alano di Lilla, un teologo del XII secolo: Uomo, ascolta cosa dicono contro di te gli elementi della natura e soprattutto la terra, tua madre. Perché ingiuri tua madre? Perché fai violenza a me, terra che ti ho partorito dalle mie viscere? Perché mi tormenti con l’aratro per sfruttarmi ed estenuarmi? Non ti bastano le cose che ti do, senza che tu me le estorca con la violenza?”.

Il Forum Guido Monzani, centro di formazione e cultura della Banca Popolare dell’Emilia Romagna, veniva inaugurato dodici anni fa con l’obiettivo di offrire alla città una struttura d’eccellenza. E così è stato, perché il Forum, oggi struttura multifunzionale consolidatasi come punto di riferimento a livello regionale, è entrata a far parte, a pieno titolo, del circuito culturale di Modena. Il calendario di Forum Eventi 2013 conferma questa funzione, aperta alla città e a tutti coloro che vorranno, gratuitamente, partecipare a eventi di grande livello.

Infoline: Forum Guido Monzani tel. 059/2021093 – www.forumguidomonzani.it

 

















Ultime notizie