Si è conclusa questa mattina presso il municipio di Granarolo dell’Emilia la Conferenza dei Servizi chiamata a esprimersi sull’accordo di programma tra il Comune di Granarolo, la Provincia di Bologna e il Bologna Fc 1909 riguardante il progetto del nuovo centro sportivo della società rossoblù. Sulla base del parere favorevole della Conferenza dei Servizi, questa mattina è stato sottoscritto l’accordo di programma tra il sindaco di Granarolo dell’Emilia, Loretta Lambertini, il vicepresidente della Provincia, Giacomo Venturi e il presidente del Bologna Fc 1909, Albano Guaraldi. Ora l’accordo sarà ratificato il prossimo 4 aprile dal Consiglio comunale di Granarolo, che invierà poi la propria delibera alla Provincia di Bologna, che il 24 aprile pubblicherà il decreto che costituirà il formale via libera alla realizzazione del centro tecnico, nell’area individuata tra gli abitati di Quarto Inferiore e Granarolo.
“La soddisfazione per essere giunti positivamente al termine di questo lungo percorso è grande – è il commento del sindaco Lambertini -. Sappiamo di avere lavorato tenendo sempre di fronte a noi l’interesse della comunità granarolese, che in larghissima parte ha accolto con entusiasmo il progetto ed è stata continuamente informata e coinvolta. Siamo consci anche di avere offerto un’occasione importante a quel patrimonio collettivo di tutti i bolognesi rappresentato dal Bologna Fc”.
“Il dibattito è stato ampio, trasparente e partecipato, gli atti rispettosi delle regole e delle procedure – ha assicurato il vicepresidente della Provincia, Giacomo Venturi -. Concludere il procedimento e permettere al progetto di partire non è solo possibile e necessario, è doveroso”.
“Sono orgoglioso e soddisfatto – ha concluso Guaraldi -. Ringrazio le istituzioni coinvolte che hanno dimostrato grande impegno e sensibilità, spingendoci in fase progettuale a migliorare sempre più il nostro lavoro, fino ad arrivare a questa soluzione definitiva. Posso dire senza paura di essere smentito che stiamo per dare vita a un’opera all’avanguardia in Italia e in Europa”.
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“Oggi, a distanza di circa due anni dalla presentazione del progetto, il Presidente del Bologna FC, Provincia e Comune di Granarolo hanno siglato l’accordo per il via libero alla costruzione del Centro Tecnico del Bologna FC a Granarolo. Un accordo che è esattamente la fotocopia di quello del Maggio 2011, all’infuori della modifica relativa ai due campi (ma in verità sono cinque) che dovevano sorgere sotto i tralicci dell’alta tensione e che invece sembra non si faranno (almeno per ora)” – lo scrive il Consigliere provinciale Sorbi.
“La risposta alle numerose e significative problematiche sollevate dai cittadini, è la medesima:
– le problematiche ambientali: ci penseremo
– le carenze relative alla viabilità (Lungosavena): ci penseremo
– l’utilizzo futuro delle decine di ettari del terreno circostante: ci penseremo
– trasporto pubblico per recarsi al centro per i fruitori provenienti da altri Comuni: ci penseremo.
Le assemblee pubbliche convocate dal Sindaco di Granarolo non sono stato altro che farse per buttare sabbia nei confronti dei cittadini residenti sia Granarolo che altrove, per ammantare l’iter di trasparenza e democraticità, quando invece la decisione di procedere era già ampiamente stata assunta.
Veramente una brutta figura questa delle Istituzioni, che aumenterà la stanchezza e la delusione fra la cittadinanza già provata da comportamenti di questo tipo. La fretta c’è e si vede. Nasce dal fatto che il prossimo mese il privato costruttore dovrà saldare il conto con il privato venditore dei terreni (entrambi membri del CDA del Bologna FC, ed in presenza di un acquisto di terreno valutato due volte rispetto a quanto stimato da Nomisma e tutto, ci vogliono far credere, per acquistare semplici campi di grano….). Si vuole quindi essere sicuri che il Centro si farà.
La conclusione è che oggi si certifica il “placet” per questa opera.
Provincia e Comune si inchinano davanti al privato e dichiarano che questa opera sottende un interesse pubblico. Ma anche un bambino capirebbe il perché di questo “avanti tutta” . Purtroppo avevamo visto bene quando alla presentazione del Centro in Provincia, esprimemmo le nostre perplessità, non per partito preso nei confronti della Società, ma per la celerità dell’iter di autorizzazione che, in altri casi analoghi, ha comportato tempi più lunghi, motivati dalla necessità di studiare approfonditamente il progetto e di modificare tutti gli atti interessati (piano provinciale territoriale PTCP con verifiche su atti di competenza comunali). Questa celerità burocratica renderebbe felici anche altri privati, se vedessero le loro pratiche licenziate in modo analogo.
Di fronte a un potere così arrogante e furbesco i cittadini possono e potranno ben poco:
Considerando le statistiche di accoglimento dei ricorsi presentati dai cittadini nei confronti di atti promulgati dalle pubbliche amministrazioni, poco o nulla varrà presentare un ricorso al TAR, perchè spessissimo risultano soccombenti. Inutile quindi sarà la nostra richiesta dell’11 marzo per la convocazione urgente di una Commissione Provinciale (inoltrata a tutti gli attori per avere chiarimenti sugli ultimi sviluppi. Con la sottoscrizione dell’accordo tutto è già stato chiarito. Ubi maior minor cessat).
Abbiamo perso tempo, ma le Istituzioni hanno perso la faccia in questo frangente.
E non domandiamoci poi il perché la gente voti in una certa maniera ….
Tutti contenti, Comune Provincia e soprattutto il privato costruttore e benefattore …, ma i cittadini?
Beh loro si consoleranno nel vedere da vicino le gesta degli amati rossoblu, casomai andando a ritembrarsi nel “Center fitness and beauty”, oppure andando a fare la spesa in un futuribile e probabile “Bologna-Shopville”.
Tutto questo alla faccia di tanti che avevano creduto in un scatto delle Istituzioni.
Forza Bologna, Granarolo ti aspetta!” – conclude Mauro Sorbi, Consiglire Provinciale UDC.
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“Prendiamo atto dell’ok dato al nuovo Centro tecnico del Bologna dalle istituzioni competenti. Nelle prossime settimane vi saranno ulteriori adempimenti, nel perfezionamento, in itinere, degli atti. Alle spalle, dibattiti anche aspri, che hanno arricchito tutti, amministratori, cittadini e punti di vista in campo. Il progetto del nuovo impianto sportivo ha potuto essere approfondito e precisato nel rispetto dell’interesse pubblico, della trasparenza, della sostenibilità ambientale.
Oggi, all’indomani dell’accordo sottoscritto, assistiamo a libere opinioni espresse in modo non sempre ragionevole, senza il rispetto dovuto ai diversi punti di vista. Ma al netto dei toni polemici, ciò che soprattutto conta è l’azione, motivata e corretta, assunta da chi, per volontà dei cittadini e in considerazione del quadro normativo, ha responsabilità di governo, vale a dire gli Enti locali più direttamente coinvolti, i quali non si sono mai sottratti al pubblico confronto, favorendo una partecipazione non predicata ma praticata, con piena e convinta disponibilità. Non sono mancate assemblee, col coinvolgimento dei legittimi interessi, in un clima di confronto franco e aperto.
Ora non servono processi alle intenzioni, pregiudizi, o giudizi affrettati. Nel nostro sistema territoriale si è operata da tempo una riforma, nel campo della pianificazione territoriale, in direzione di un rafforzamento del ruolo degli Enti locali, chiamati ad essere interpreti di progetti di riqualificazione e rigenerazione, per nuove dotazioni territoriali e una migliore qualità della città pubblica. Il Comune di Granarolo e la Provincia di Bologna hanno agito con questo spirito.
L’accordo di programma con il Bologna FC è il frutto di questo spirito”.
Così Marco Macciantelli, responsabile del programma del Pd di Bologna.