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Riqualificazione ex Cisa-Cerdisa: il Consiglio comunale approva il via al programma e al laboratorio partecipato. Approvati emendamenti di giunta e Lega Nord

Consiglio-comunale-cisa-cerdisa“Dopo 4 ore di discussione, il Consiglio comunale di Sassuolo, riunito nella seduta serale di martedì 26 marzo, ha approvato, con i voti favorevoli di PDL, Lega Nord, Gruppo Misto, Lista civica Per Sassuolo, Sindaco, ed i voti contrari di PD, dei Consiglieri Battani (PDL), Guendalini (Indipendente), Cerverizzo (Lista Siamo Sassuolo), e l’astensione dei Consiglieri Basile (IDV) e Bonettini (Capogruppo PD), l’atto di indirizzo riguardante il programma di riqualificazione degli ambiti urbani Mezzavia e Cisa Cerdisa.

Il testo del provvedimento approvato, che accoglie gli emendamenti presentati dalla giunta e dalla Lega Nord (respinto l’emendamento presentato dal PD), è stato illustrato dall’Assessore all’urbanistica Claudia Severi e spiegato, nei dettagli tecnici, dall’architetto del Comune Carla Ferrari, nel corso di una seduta che ha visto la partecipazione di un ampia rappresentanza dei cittadini residenti nel quartiere Braida, interessato dagli interventi, e del locale comitato Braida nel cuore.

In sintesi, tra i punti principali la delibera prevede il via libera alle procedure per giungere alla bonifica dell’area ex Cisa Cerdisa, l’applicazione dell’articolo 40 delle legge regionale n.20/2000 che permette di gestire l’approvazione degli strumenti tecnici, contestualmente, in una unica procedura, anziché in modo sequenziale, consentendo di ridurre a circa 18 mesi dall’accordo tra le parti (circa la metà rispetto alla procedura ordinaria), il tempo necessario per giungere al permesso di costruire.

Il documento approvato distingue inoltre l’ambito Cisa Cerdisa dall’ambito Mezzavia, al fine di creare, attraverso la preventiva trasformazione dell’ambito Cisa Cerdisa, le condizioni per attivare il processo di rifunzionalizzazione dell’ambito mezzavia, prevedendo pero un unico Masterplan che riguardi l’intero ambito urbano, per assicurare il coordinamento dell’attuazione degli interventi sui singoli comparti.

La delibera approvata identifica poi l’ambito urbano Cisa Cerdisa come area idonea ad ospitare una media multisala cinematografica, oltre alle opere infrastrutturali ed accessorie di collegamento fra via Circondariale San Francesco, via Mazzini/statale Ovest e delle relative rotatorie.

L’emendamento che integra la delibera, presentato dalla Lega Nord, e approvato con i voti favorevoli di PDL, Lega Nord, Gruppo Misto, Consigliere Anselmi (Lista Per Sassuolo), Sindaco, i voti contrari di PD, dei consiglieri Cerverizzo (Lista Siamo Sassuolo), Guendalini (Indipendente), e l’astensione dei consiglieri Battani (PDL) e Basile (IDV), prevede l’avvio di un percorso che porti alla realizzazione, entro l’inizio dei lavori dell’ambito Cisa Cerdisa, di un progetto concreto e realizzabile per l’ambito Mezzavia.

L’emendamento che integra la delibera, presentato dalla Giunta, e approvato dal Consiglio con i voti favorevoli di Lega Nord, PDL, gruppo misto, consigliere Anselmi (lista per Sassuolo), Sindaco, dei consiglieri Bonettini (PD), Savigni (PD) e Basile (IDV), i voti contrari dei consiglieri Megale (PD), Cerverizzo (Lista Siamo Sassuolo) e Guendalini (Indipendente) e l’astensione di PD e del consigliere Battani (PDL), prevede l’avvio di uno specifico laboratorio partecipato di progettazione che coinvolga la popolazione interessata nel processo decisionale relativo al programma di interventi rivolti agli ambiti Cisa Cerdisa e Mezzavia.

IL DIBATTITO

L’articolato dibattito è seguito all’illustrazione del documento da parte dell’Assessore all’urbanistica Claudia Severi, ed ha anticipato la votazione di tre emendamenti presentati rispettivamente dai gruppo PD, Lega Nord e dalla giunta, e la votazione del documento finale emendato. La discussione è stato seguita in aula da circa 150 cittadini, in rappresentanza dei residenti del quartiere Braida, interessato dall’intervento, e del locale comitato di cittadini ‘Braida nel cuore’.

“Questa è l’occasione per fare chiarezza su ciò che si vuole fare e sulla strada da seguire, nell’obiettivo comune di sbloccare una situazione di stallo che genera e alimenta degrado – ha affermato l’Assessore all’urbanistica Claudia Severi illustrando il documento. Senza dietrologia, dobbiamo prendere atto che le scelte urbanistiche e le politiche dell’Amministrazione precedente non hanno portato ai risultati auspicati e al contrario hanno generato e alimentato condizioni di degrado ed insicurezza sociale ed abitativa. La filosofia degli interventi di chi ci ha preceduto, basata sull’acquisto, da parte dell’amministrazione, con soldi pubblici, degli stabili da riqualificare, non ha portato a nulla, pur in un contesto economico ben più favorevole. La realtà è evidente. La situazione non solo è di degrado ma non presenta alcuna prospettiva di miglioramento. Per questo, anche alla luce della crisi economica e della mancanza di investitori, ci siamo assunti l’impegno e la responsabilità di individuare un’altra via da seguire: pur mantenendo i comparti Cisa Cerdisa e Mezzavia nello stesso Masterplan all’interno dello stesso complessivo progetto di riqualificazione, dividiamo i due interventi e diamo la possibilità di partire a chi ha la possibilità di farlo. Nessuno spacchettamento. Su Cisa Cerdisa oggi c’è un privato pronto a realizzare un investimento importante già previsto nel PSC ereditato dalla precedente amministrazione. Dobbiamo porre le condizioni per farlo partire in tempi brevi e per farlo abbiamo individuato nell’articolo 40 della legge regionale 20, lo strumento per garantire la gestione contestuale, anziché sequenziale, di tutti i passaggi previsti dalle norme vigenti e che consentirà di dimezzare a 18 mesi i tempi per giungere al permesso di costruire. L’avvio della riqualificazione di questo comparto creerà le condizioni per lo sviluppo di Mezzavia, che oggi non è invece nelle condizioni di partire.

Subordinare l’avvio della riqualificazione, come previsto dalla precedente amministrazione, alla partenza contemporanea dei due progetti significherebbe non partire e condannare i due comparti a rimanere così come sono.

I presupposti derivanti dalla riqualificazione dell’area ex Cisa Cerdisa, che creeranno le condizioni per il recupero di Mezzavia – ha continuato l’Assessore Severi – sono legati alla realizzazione, all’interno dell’ex area industriale, di alloggi ad edilizia residenziale nei quali trasferire i residenti, e alla possibilità offerta ai titolari di uffici e negozi e attività di servizio, di farsi parte attiva della riqualificazione. L’area dei palazzoni di Mezzavia ha un grande valore potenziale che va recuperato. Ciò che manca ora per partire è l’accordo tra i circa 200 proprietari.

Dobbiamo inoltre che i piani operativi comunali, che danno esecuzione alle indicazioni del psc, possono partire solo quando ci sono i presupposti economici e reali, presupposti che attualmente sussistono su Cisa cerdisa, dove abbiamo proprietà ed investitori pronti ad intervenire, ma che invece non sussitono su Mezzavia”.

Critiche all’atto di indirizzo, oltre alla richiesta diffusa di garanzie sulla riqualificazione del comparto Mezzavia, sono giunte dai banchi dell’opposizione. “Pur concordi con la necessità di garantire una riqualificazione dell’area sono necessarie più garanzie sul progetto e sul futuro di Mezzavia” – ha affermato il Consigliere Sandro Morini (PD), illustrando gli emendamenti al documento presentati dal gruppo PD. “Con gli emendamenti che presentiamo chiediamo garanzie temporali, sei mesi per il master plan ed un anno per il progetto di massima. Alla luce dell’indisponibilità di risorse da parte delle amministrazioni, chiediamo poi ai privati di intervenire attraverso la destinazione del 50% degli oneri al recupero di Mezzavia. Alla Coop chiediamo invece di cedere all’amministrazione la sua attuale struttura mentre al privato attuatore nell’area ex Cisa Cerdisa, di cedere una superficie per realizzare nuovi insediamenti al di fuori di quell’area. Inoltre chiediamo venga attuato un concorso di idee che mette in circolo intelligenze e professionalità anche esterne. Si tratta di proposte che non intendono bloccare nulla, bensì fornire garanzie all’interno del percorso di riqualificazione definito”.

L’Assessore Severi ha giudicato gli emendamenti del PD in parte inapplicabili sotto il profilo tecnico e in parte fuori tema rispetto ad un atto di indirizzo. “Non possiamo sotto il profilo tecnico, in quanto non previsto dal PSC che la precedente Amministrazione ci consegna, chiedere al privato che investe su Cisa Cerdisa di pagare gli interventi su aree private a Mezzavia, ovvero al di fuori di Cisa Cerdisa. così come risulterebbe in conflitto con i tempi del laboratorio partecipato, previsto dalla legge e adeguato alla situazione in atto, un eventuale concorso di idee”.

Valutazioni nel merito degli emendamenti del PD alle quali fa eco il Consigliere Anselmi (Lista Per Sassuolo): “Non si possono accettare proposte incompatibili sotto l’aspetto tecnico”.

Parla di “‘delibera di immagine ed elettorale’ il Consigliere Franca Cerverizzo (Lista Siamo Sassuolo), che critica la giunta per la ‘mancata chiarezza’ legata alla proposta di laboratorio partecipato”: “La divisione dei comparti comparti Cisa Cerdisa e Mezzavia andrà a scapito di quest’ultimo. Occorre che le risorse messe in campo garantiscano il recupero di Mezzavia”.

Garanzie per il recupero di Mezzavia chieste anche dal Consigliere Andrea Lombardi (PD): “Ci trova d’accordo sia la volontà di riqualificare sia la scelta di utilizzare binari diversi per i comparti, ma visto che Cisa Cerdisa ha prospettive che Mezzavia non ha, per quest’ultimo comparto bisogna fornire garanzie che vadano oltre alle sole speranze. Garanzie su tempi, modalità e risorse. Senza queste non siamo disponibili a delle cambiali in bianco”.

La mancanza di garanzie su Mezzavia, da parte dell’Amministrazione, anche al centro dell’intervento del Consigliere Sonia Pistoni (PD) per la quale “bisognava trovare una soluzione che non prevedesse lo scorporo dei due comparti. La partita si gioca sulle garanzie che dovevano essere fornite dall’Amministrazione e senza le quali il recupero di Mezzavia rischia di non partire”.

“Anche noi chiediamo garanzie su Mezzavia, così come si prospettano quelle sul comparto Cisa Cerdisa – ha affermato il Consigliere capogruppo della Lega Nord Stefano Bargi, illustrando l’emendamento con il quale viene chiesto l’avvio di un percorso che porti alla realizzazione di un progetto concreto per l’ambito Mezzavia, in concomitanza con l’inizio dei lavori dell’ambito Cisa Cerdisa. Una proposta che vogliamo inserire in questo atto di indirizzo”.

Pone l’accento sulla “necessità di suddividere gli ambiti di intervento per garantire l’avanzamento dei progetti” il Consigliere Massimo Benedetti (PDL): “Opportuno in questa fase formulare linee di indirizzo semplici che consentono l’adozione di elementi specifici strada facendo”.

Contrario al percorso di riqualificazione proposto dalla giunta il Consigliere Giuseppe Megale (PD) che denuncia la “mancanza di garanzie sul futuro dello stabile, e richiama l’ipotesi di demolizione dello stabile stesso o la sua riconversione funzionale prevedendone la destinazione a nuova sede della Polizia Municipale o a funzioni pubbliche”.

Annuncia la sua contrarietà all’atto e denuncia la mancanza di garanzie sul comparto Mezzavia, il Consigliere Francesco Battani: “I cittadini che abitano quella zone e quegli stabili hanno il diritto di sapere cosa succederà a Mezzavia”.

Sottolineando “l’importanza del progetto di riqualificazione, dell’opportunità offerta dalla presenza di un investitore, ed auspicando una soluzione condivisa tra maggioranza ed opposizione, il Consigliere Susanna Bonettini (PD) sottolinea “come il progetto che viene avviato nulla cambi rispetto a quanto previsto dal psc del 2007, in relazione al trasferimento della Coop di Mezzavia”. Critiche invece dallo stesso consigliere nei confronti del metodo utilizzato dall’Amministrazione che non avrebbe “coinvolto sufficientemente del consiglio comunale e dei cittadini”.

Un appello all’unità e alla condivisione sul progetto è arrivato dal Sindaco Luca Caselli: “Questo tema riguarda tutta la città e siamo di fronte alla scelta di partire con un intervento importante di bonifica, abbattimento e riqualificazione dell’area, o rimanere fermi. Le garanzie su Mezzavia possono essere date solo nell’ambito delle disposizioni di legge e nel rispetto dei diritti dei privati. In questa ottica potrebbero essere condivise le proposte contenute negli emendamenti del PD riguardanti la tempistica legata al Masterplan su Mezzavia e l’avvio di un percorso progettuale partecipato con la cittadinanza”.

L’auspicio del Consigliere Sergio Basile (IDV) è che si trovi “una soluzione politica forte su un atto di indirizzo che tutti condividiamo”.

 

(a cura dell’Ufficio Stampa del Comune)

















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